VIDEO | La “seconda vita” di Valerio, il bufalino di Cerignola, arriva in Rai
Probabilmente era destinato alla morte, come tanti esemplari simili risultati “scarto da latte” e quindi non utili alle grandi catene di produzione, ma al contrario “Valerio” è riuscito a cavarsela e ha perfino trovato compagnia, amore, cibo e tanti amici. La trasmissione televisiva “La Seconda Vita”, in onda su RaiTre e condotta dal giornalista Marcello Masi, ha raccontato la storia del bufalino nero che oggi ha 7 mesi ed è ospitato nella “Fattoria di Nonno Peppino”, a Cerignola.
“Valerio è stato ritrovato nel 2023 in un crepaccio in provincia di Potenza e- racconta Sara Basigli, che insieme al suo compagno Vito gestisce la fattoria in contrada Ranucci- poi è stato trasportato qui da un signore. Adesso la sua vita è migliorata, è sereno e ha tanti amici come Fiorello il bue o Totò il maialino che lo vanno a trovare, giocano insieme. Questo fa capire che gli animali sanno andare oltre qualsiasi specie”.
Non è raro, infatti, che gli allevatori abbandonino i bufalini in tenera età: nati soprattutto per favorire la produzione di latte nelle mamme, e che poi viene commercializzato, il destino spesso è segnato soprattutto per i piccoli maschi che risultano inutili per la produzione di latte o per la vendita delle carni. Valerio, ribattezzato col tempo “Ciccio”, è riuscito a scampare alla morte quasi certa.
“Adora farsi bagni, rotolarsi dentro l’acqua. Con il suo arrivo, così come con l’arrivo di qualsiasi nuovo animale, la vita in fattoria si rivoluziona, perché ad esempio quando Valerio è arrivato beveva al biberon ogni tre ore”, racconta Sara ai microfoni della Rai. Col lei il suo compagno Vito da dieci anni porta avanti la fattoria, da quando Nonno Peppino, appunto, salvò la cavalla Luna e il pony Bruna destinate al macello: da quel momento la sua mission, poi trasferita al figlio e alla nuora, è stata quella di salvare animali oggetto di violenza o di abbandono. Da quei due cavalli, ora gli animali sono diventati 70.
“Abbiamo lasciato la vita in città e abbiamo deciso di vivere in campagna: i ritmi più lenti degli animali trasmettono quiete e questa è una seconda vita per loro ma anche per noi. Ora Valerio vive libero e sereno, ha tutto il diritto di sorridere in questa seconda vita”, dice Sara Basigli-