Giannotti: “Torricelli sporca per colpa di un uomo col machete. Operatore in ospedale”

Da lunedì il quartiere Torricelli versa in condizioni di sporcizia estrema a causa della mancata raccolta rifiuti. E’ attraverso Facebook, e non tramite comunicazioni ufficiali, che l’Amministrazione Comunale per bocca del consigliere Luciano Giannotti, spiega cosa probabilmente stia capitando in un quartiere popolato da oltre 5000 cerignolani.

Ai cittadini che hanno chiesto conto del degrado nel rione, Giannotti ha dapprima addossato la responsabilità allo sciopero, ma quando i residenti gli hanno fatto notare che la raccolta è ferma da lunedì (e non solo nel mercoledì di sciopero), ha risposto che “purtroppo in zona Torricelli c’è un malvivente che impedisce la raccolta agli operatori minacciandoli, rincorrendoli con un machete e un paio di giorni fa un operatore è andato in ospedale. Abbiamo cercato, prima di comunicare la cosa, di contenerla e cercare una soluzione con polizia e carabinieri”.

Pare che nella giornata di mercoledì la raccolta sarebbe stata fatta con la scorta: “La raccolta a Torricelli è stata fatta con la polizia che scortava gli operatori. Però la polizia non ha personale per scortare tutti i giorni gli operatori, infatti stanotte cominceranno la raccolta alle 4 del mattino per ripulire il quartiere ed evitare di incontrare il tizio, evidentemente che ostacola il lavoro”.

Una situazione surreale per tre motivi: innanzitutto per la circostanza in sé, con tanto di machete, come dice Giannotti, a inibire il passaggio degli operatori; per la totale mancanza di informazioni da parte dell’Amministrazione ai residenti del quartiere, condannati a vivere nel degrado come fosse normalità e come se non meritassero spiegazioni; per il fatto che 5000 persone siano ostaggio di un singolo.