Atto I: Bonito si arrende ai consiglieri e perde la sua (?) Bruno

“Le dimissioni dell’assessora alla Cultura Rossella Bruno sono il frutto di una serena e condivisa riflessione sulle difficoltà dell’agire amministrativo e della gravosità dell’assorbente impegno che la funzione assessorile impone. A lei ho già personalmente espresso il mio rammarico, personale e istituzionale, per la scelta compiuta, motivato dalla consapevolezza dell’ottimo lavoro svolto al servizio della comunità cerignolana e per l’attuazione dell’ambizioso programma di governo della città”.

Così il sindaco Francesco Bonito commenta le dimissioni dell’ormai ex assessore alla cultura Rossella Bruno.

“La ringrazio di cuore per la dedizione alla comune causa della rinascita di Cerignola e per la capacità di tradurre in atti e iniziative la condivisa ambizione ad innovare l’agire amministrativo in settori strategici come la Cultura, la Pubblica Istruzione e lo Sport”, prosegue il sindaco.

“Mi è noto quanto sia difficile contemperare le pressanti esigenze e scadenze della gestione con le legittime istanze di partecipazione e indirizzo espresse dai consiglieri comunali e dai partner politici. A noi spetta il compito di adempiere alle prime assegnando il giusto valore alle altre, consapevoli che un’amministrazione inefficiente ed inefficace non giova ai cittadini e a chi li rappresenta in Consiglio comunale.” , conclude Bonito.

I consiglieri hanno chiesto ed ottenuto la testa di Bruno, a conferma dell’aria tesa che si respira in Comune dopo le richieste di azzeramento dei civici. Non è da escludere che il prossimo nominativo alla cultura sia fatto in tandem con qualche anima dell’opposizione.

infatti, il meloniano Nicola Netti esprime dubbi all’appartenenza della Bruno al progetto bonitiano: “Salta l’assessora di Bonito (?). Al netto del colonialismo di carattere associativo/familiare/amicale, penso che il suo operato non sia stato peggiore di altri assessori ancora incollati alla poltrona”.