giovedì, Novembre 14, 2024
Politica

“Sabato mi dimetto”: il messaggio di Bonito (a cui nessuno crede) nella chat di giunta

“Sabato mi dimetto”: il messaggio di Bonito (a cui nessuno crede) nella chat di giunta

Sono state ore complicate, le ultime, per il sindaco Francesco Bonito. La giornata di lunedì è iniziata con una lunga attesa davanti al Mercadante perché nessuno del suo staff – composto da tre persone- lo aveva avvisato che l’incontro col direttore del Teatro dovesse tenersi a Palazzo di Città. Al suo rientro nella casa comunale, dopo un’ora di vano stazionamento in Piazza Matteotti, sono giunte le solite richieste di riformulare una giunta scialba e fino ad oggi con risultati altalenanti, nel migliore dei casi. Episodi, questi, che la dicono lunga sul totale isolamento del primo cittadino e sul fatto che perfino i suoi collaboratori non rispondano a lui ma alle logiche dei singoli partiti.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, in un mix di faciloneria e sbadataggine, è caduta domenica, quando il primo cittadino, attraverso i suoi canali social, ha pubblicato un video in cui ha dato appuntamento per un report di metà mandato da consegnare alla città. Di quell’iniziativa, preannunciata da mesi, nessuno però ha saputo nulla fino alla presentazione ufficiale, accolta in maniera più che tiepida dalla Cittadinanza e ancor di più dai consiglieri e dagli assessori, che alla spicciolata hanno iniziato a sfilarsi dalla partecipazione all’evento pubblico. “Ne prendo atto”, ha scritto Bonito nella chat di giunta parlando apertamente di dimissioni che, promette, arriveranno già nella giornata di sabato, adducendo come motivazione “l’incompatibilità” alla politica cerignolana.

Una vicenda che ricorda la lettera inviata a Domenico Bellapianta, Rocco Dalessandro, Michele Romano, Vincenzo Sforza attraverso la quale li accusava “di non aver imparato nulla dal mio esempio” in fatto di “servire la città con puro disinteresse personale”. Anche in quel caso, Bonito aveva contestualmente preannunciato le dimissioni ritrattandole al primo incontro (interno) utile.

Ora, nella maggioranza tutta, si è radicata la stessa idea e si è derubricata la solita “uscita” del sindaco come un rigurgito di ego che, sostengono gli assessori e i consiglieri, non si tradurrà mai in dimissioni effettive. Piuttosto, ognuno continua a fare ciò che deve e il telefono del sindaco resta muto in attesa che Bonito sbollisca da solo.

Sullo sfondo rimane la trattativa di giunta, accantonata da mesi e per la quale il sindaco si era impegnato in una risoluzione dopo il voto incassato sul bilancio. Incontri di maggioranza saltano e vengono rifissati. Sul tavolo c’è il rimpasto: a metà mandato è un passaggio quasi obbligato, ma per Bonito si tratterebbe di una vera e propria mancanza di fiducia sulla sua persona. Ed è a causa di questo atteggiamento tra il dispotico e l’infantile che le posizioni si allontanano. Anche perchè la giunta, che ai cittadini costa 406mila euro annui, si è contraddistinta per un lavoro, nel migliore dei casi, anonimo.

“Non si dimetterà, il danno principale lo farebbe a suo figlio Savino e a Maria Dibisceglia, che vorrebbero fare i sindaci nei prossimi anni e con un precedente del genere dovrebbero invece dire addio alla loro carriera politica”, dicono gli insider. Sabato è alle porte, ma nessuno crede alle dimissioni di Bonito, che ormai è isolato dai suoi stessi assessori, o almeno da quelli che crede essere i più fidati ma che ad oggi gli hanno consegnato problemi, figuracce e pasticci lasciandolo puntualmente solo davanti all’opinione pubblica. E poi, come per magia, gli stessi assessori hanno scaricato la colpa sui consiglieri comunali inducendo Bonito ad intraprendere una crociata proprio contro chi lo sostiene: un capolavoro senza alcun senso logico, figurarsi politico.

Adesso, o i consiglieri comunali e gli assessori, come da prassi consolidata, si esporranno alla solita umiliazione pubblica assecondando i capricci del capo e partecipando ad un incontro di cui non sapevano nulla e dopo il crudo aut aut del sindaco, oppure sarà proprio Bonito a doversi rimangiare il suo eccesso di superbia.

Nel frattempo Bonito jr, già strigliato dalla Prefettura per le sue scorribande in Comune ma evidentemente senza preoccupazione o rispetto per le indicazioni dello Stato, lavora nelle stanze degli assessori per ricomporre i pezzi del puzzle.

mc



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Chi sarà mai
5 mesi fa

Avevo creduto tanto in Bonito pur essendo di destra ma sinceramente un’amministrazione così litigiosa ed inutile non me la sarei mai aspettata

Dopo due anni e mezzo non hanno un FATTO O UN’OPERA PUBBLICA di cui andare fieri o da pubblicizzare

Due anni e mezzo sono tanti, ormai questa amministrazione è finita

Mimmo
5 mesi fa

È solo una ammucchiata.

OSCAR SUBITO!!!
5 mesi fa

Spesso vedo serie tv su Netflix ma giuro che questa, anche se costa molto cara alle casse comunali, resta la migliore in assoluto.
BRAVI!!

tafazzi è il padre del PD
5 mesi fa

uno scatto d’orgoglio, la cittadinanza chiede questo! Tutti a casa, la farsa è finita, anzi è durata anche troppo.

Quelli che ben pensano
5 mesi fa

Non mancherà a nessuno , tranne che ai suoi fidi raccomandati!

Gennifer Eniston
5 mesi fa

Il Sindaco peggiore del dopoguerra.
Lo dice uno che lo ha votato, preferendolo a Metta.
Sta facendo rimpiangere persino Giannatempo.
Salvasse almeno la sua immagine di ex parlamentare ed ex magistrato.
Che delusione.

Mimmo
5 mesi fa

Daccordissimo

Verità
5 mesi fa

Non si dimettera mai. Le dimissioni sono un atto di responsabilità che pochi sono in grado di mettere in atto.

Verità
5 mesi fa

Non si dimettera mai.

Verità
5 mesi fa

Non si dimettera mai.

Quantechiacchiere
5 mesi fa

Non si dimetterà mai

Quantechiacchiere
5 mesi fa

Sabato di quale mese e di quale anno? Precisare, please!

Matteo Renzi
5 mesi fa

Solo io nella storia del PD ho dato le dimissioni come promesso

Appena ventenne
5 mesi fa

Alle prossime amministrative fatemi sentire nuovamente di non votare i giovani perché sono inaffidabili è troppo presi dalla carriera .
Qua votiamo uomini di 80 e passa e vediamo liti che manco al liceo con le mie compagne facevo

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