lunedì, Novembre 25, 2024
Politica

“Discriminano i cittadini, dovrebbero andare a casa”. Indignazione per l’incontro con la “Cerignola che conta”

"Discriminano i cittadini, dovrebbero andare a casa". Indignazione per l'incontro con la "Cerignola che conta"

È difficile anche chiamarla gaffe, perché il ragionamento sull’incontro tra il primo cittadino e la “Cerignola che conta” ci riporta ad anni passati dove le gaffe non esistevano ma esisteva, al contrario, una vera e propria linea politica. Fatto sta che le frasi del sindaco Bonito sono apparse da subito inaccettabili (i consiglieri comunali che non hanno partecipato all’incontro, al posto di alzare il prezzo facendo mancare la loro presenza, si schierino davvero dalla parte dei cittadini).

Sul web i commenti dei cittadini sono stati netti: “Molti di quelli che non contano, ti hanno votato”, dice un utente. C’è chi ci trova inopportunità (“Questo giovanotto si esprime in un modo molto infelice”) e chi invece ribalta la situazione (“E io vorrei incontrare un sindaco che conta!!). Non solo, perché si passa da chi “non ho parole” a chi spera che l’esperienza Bonito termini il prima possibile.

Gianluca si chiede: “E secondo lui chi è la gente che non conta?”, mentre Maria Rosaria afferma ironicamente che “Lui (il sindaco, ndr) si sente all’altezza di contare”. Andrea e Pietro parlano di discriminazione: “Si discrimina il popolo così, vorrei sapere chi sono le persone che contano e chi no”. Vincenzo parla di “un’offesa per Cerignola”.

Sullo sfondo le dimissioni annunciate qualora i consiglieri comunali non avessero partecipato  alla presentazione del Libro bianco (i consiglieri poi non hanno effettivamente partecipato): “minaccia così tante volte le dimissioni che se ne sarà dimenticato”, fanno notare gli utenti riferendosi a Bonito che, incassata l’assenza dei consiglieri, si è rimangiato la promessa di dimissioni sventolata sui gruppi whatsapp.

E poi ancora: “E chi lo stabilisce quale sarebbe la Cerignola che conta? Tu? Esprimo la mia più profonda indignazione per questo modo di pensare e di esprimersi . Davvero non ho parole. Un sindaco che fa discriminazione tra i cittadini non merita di stare in carica”.

“Intanto conta quello che non ai fatto per la città”, dice Giovanni. Mentre Nicola passa in rassegna i numeri da 1 a 27 e si rivolge al sindaco: “Credimi, so contare”.



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Unochenonconta
6 mesi fa

Salvate il soldato Ryan

conto..alla rovescia
6 mesi fa

conta o non conta..noi.. arriveremo all’ultimo stipendio

Giù
6 mesi fa

Mi sento discriminato da quando sono nato, e questo conta. Sarebbe bello se ci importassimo davvero di fare quello che conta. E i cittadini, che siano ignoranti o no, avrebbero diritto di sapere quali sono le cose da fare e come le state facendo e come avete intenzione di farle. Sempre che vogliate essere di esempio!

Mimmo
6 mesi fa

Senz’anima

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