Addio all’oncologo Saccozzi: si è spento all’età di 86 anni
Si è spento ieri, all’età di 86 anni, l’oncologo Roberto Saccozzi, dal 1968 in forza all’Istituto Tumori di Milano. E’ stato il responsabile dal 1973 al 1988 presso l’I.N.T. di Milano di tre studi clinici controllati, i cui risultati hanno avuto notevole impatto internazionale sulla strategia terapeutica del carcinoma mammario.
Durante la sua carriera, Saccozzi ha contribuito nelle fasi iniziali allo studio sulla determinazione e sull’utilizzo clinico dei recettori ormonali e del linfonodo sentinella. Una scoperta clamorosa che ha avuto un effetto immediato sul riconoscimento della patologia e sul suo trattamento. Saccozzi ha poi deciso di fare ritorno in pianta stabile a Cerignola.
Durante la pandemia il suo impegno in città, pur da medico in pensione, non è mancato nonostante i rischi di un virus sconosciuto almeno nelle prime battute. Soprattutto durante la campagna vaccinale non ha mai fatto mancare la sua esperienza e la sua professionalità. Se la sua carriera è costellata di successi, rimarranno ancora più impressi nei tanti che lo hanno apprezzato e conosciuto il suo garbo, la sua lealtà e l’immensa disponibilità.
Ma soprattutto “il doc” è stato un pungolo formidabile, un perfezionista, uno splendido ragazzo di ottant’anni che non si è mai, nemmeno per un minuto, abituato o rassegnato alle “cose storte” di questa terra, che ha sinceramente amato.
Con nostro enorme orgoglio, per un anno Saccozzi ha scritto per Marchiodoc.it una rubrica settimanale sulla salute. Pacato ma allo stesso determinatissimo, il prof. Roberto Saccozzi è stato un vero galantuomo. Lascia sua amata moglie Pina: una coppia affiatata, unitissima, con un reale ed equilibrato rapporto simbiotico.
Mancherà a questa Città, che ha tentato di cambiare con la forza dell’esempio discreto e silenzioso. E con la “cazzimma” di un uomo perbene con l’accento del nord. Ciao, doc!
Michele Cirulli