VIDEO | Il nuovo ghetto “dentro” Cerignola, dove gli immigrati vivono come bestie

È un nuovo ghetto, questa volta però non nelle lontane campagne di Tre Titoli, di Borgo Libertà o di Tressanti. La nuova tendopoli degli immigrati stagionali, impegnati nelle campagne di Cerignola per la raccolta dell’uva, delle olive e dei pomodori, è praticamente all’interno del centro abitato, a un centinaio di metri dalle case della Chiesa di Buon Consiglio.

Le immagini che vi mostriamo certificano l’esistenza del nuovo ghetto dove il mese scorso un cerignolano è entrato tentando di radere al suolo l’intero accampamento abusivo e cercando di dare alle fiamme le numerose tende esistenti. Sul caso c’è anche una denuncia formalizzata da alcuni stagionali, oltre che la denuncia pubblica dei volontari che quotidianamente di occupano di accoglienza e di riservare pasti caldi ai lavoratori.

Ieri un paio di tende sono state trovate su Piano San Rocco, dove ormai la convivenza con i residenti è esplosiva. Inutili i tentativi della Caritas di rendere più accogliente la permanenza degli stagionali, visto che da mesi le porte del Comune rimangono chiuse e, come dice don Pasquale Cotugno, “ci hanno lasciati soli”.

Anche il vescovo mons. Fabio Ciollaro si è più volte appellato all’unità per gestire alla mano peggio, seppur in ritardo, un fenomeno che è uscito fuori da ogni forma di controllo. Eppure Cerignola, che gode di un apposito assessorato al caporalato che dovrebbe gestire proprio queste situazioni, vive una drammatica emergenza umanitaria che si vorrebbe far passare sotto silenzio mentre gli immigrati sono costretti a vivere letteralmente come bestie, senza servizi igienici e senza diritti.