Salta l’accordo con Asipu, stop a Mondoservice e Laveco
Salta l’accordo con Asipu, l’azienda di Corato che i 9 sindaci del consorzio avevano chiamato in causa, sollecitando la Regione, per salvaguardare i circa 300 lavoratori di SIA srl. L’annuncio, non proprio a sorpresa, è arrivato durante il consiglio comunale di Cerignola, quando Metta – annunciando l’aumento del 36% della TARI nella sua città (che segue l’aumento del 19% del 2017) – ha detto senza mezzi termini che la soluzione Asipu è da considerarsi esclusa.
“”Mi auguro che quei soldi non prendano la strada di Corato, ma rimangano a Cerignola””, ha detto il primo cittadino in aula. Ma non solo, perchà© oltre all’accordo con Asipu è saltata anche la pace con i sindaci della BAT: “”il Comune di Cerignola verserà mensilmente alla SIA l’importo di Euro 340.000,00, che l’Amministratore Unico di SIA dovrà utilizzare per il pagamento del costo del personale imputato al Comune di Cerignola in base ai criteri di ripartizione stabiliti””, spiega Metta.
“”Il Comune di Cerignola – prosegue Metta- metterà a disposizione del personale della SIA impiegato sul suo territorio i mezzi, e il relativo carburante necessario per il funzionamento, che avrà acquisito in noleggio a proprie spese; al termine della giornata di lavoro, i mezzi dovranno essere parcheggiati presso il Centro Comunale di Raccolta di Cerignola, sito in zona industriale adeguatamente presidiato””. All’amministratore unico di SIA, Francesco Vasciaveo, viene intimato di non distrarre le somme verso altri comuni: “”L’Amministratore Unico di SIA dovrà totalmente attenersi a quanto decretato con l’espressa avvertenza che in mancanza procurerebbe al Comune di Cerignola il danno derivante dall’illecito arricchimento a favore degli altri Comuni del Consorzio, per utilizzo delle risorse al di fuori dei presupposti e delle condizioni stabilite dalla legge””. Dunque guerra aperta tra i comuni, mentre le strade sono sporche, la raccolta va a rilento e le tasse aumentano.
“”Non c’è una ragione al mondo per la quale io debba destinare 8 milioni di euro dei contribuenti di Cerignola ad una azienda municipalizzata di Corato, e su questo ho chiesto il voto del consiglio comunale di Cierngola, che i soldi non prendano la SS98 e restino a Cerignola per servire SIA, che è perfettamente in grado di garantire il servizio””, ha dichiarato Metta durante il consiglio. Il comune di Cerignola noleggia i mezzi, li metterà a disposizione di SIA unitamente alle polizze assicurative in modo da sostenere tutto il costo dell’attività meccanizzata della SIA. Così il comune di Cerignola pagherà solamente le 111 unità di sua stretta competenza. Sulla stessa posizione ci sarebbero anche i comuni dei 5 Reali Siti, e di fatto si acuisce lo scontro con gli altri tre comuni della BAT che compongono il Consorzio di Bacino Fg4. “”Nessuna SIA è fallita””, ha tuonato Metta in aula “”ed è perfettamente in grado di svolgere in continuità il suo servizio per Cerignola e per i 5 Reali Siti””. Rimane dunque incerta la sorte della società e si rimarrà in attesa che il tribunale dia parere sulla richiesta di concordato preventivo presentato il 3 luglio scorso. Nel frattempo, a Cerignola la tassa sui rifiuti aumenterà del 36%.
Nel frattempo i carabinieri del comando di Cerignola e i carabinieri del NOE avrebbero comunicato al comune di Cerignola l’impossiiblità di concedere a Laveco e Mondoservice appalti per la gestione di raccolta di rifiuti e verde pubblico (da un punto di vista normativo equiparato a rifiuti). Stando alle prime ricostruzioni, per Laveco non ci sarebbero le autorizzazioni per operare in un territorio con più di 55 mila abitanti, mentre per Mondoservice mancherebbero le autorizzazioni per il trattamento del verde pubblico. Il termine per individuare nuove ditte sarebbe fissato a domenica.
Michele Cirulli