sabato, Dicembre 21, 2024
Politica

Forza Italia: “”Sinistra contro Metta? Per sbaglio, per 24h hanno chiesto di annullare il voto””

“”Credo che un’amministrazione vada sconfitta in aula e non dal notaio e noi in aula c’eravamo, ma il centrosinistra non c’era, e Rendine non c’era. Per questo Forza Italia lavora per affrontare il voto apertamente e nell’unica sede deputata: il consiglio comunale””.

Forza Italia, composta da tre consiglieri comunali, replica all’invito del centrosinistra di porre fine all’esperienza Metta firmando dal notaio le dimissioni. E parallelamente emerge un retroscena importante rispetto al contestato consiglio del 30 luglio sui riequilibri di bilancio: non solo perchè l’assenza determinante del consigliere Rendine ha permesso alla maggioranza di trovare i numeri per continuare la sua esperienza, ma anche perchà© la votazione è stata viziata da momenti di tensione.

“”Fa ridere che oggi il PD cerchi disperatamente di provare ad ingannare i propri elettori, tra l’altro già  inferociti per la faciloneria con cui hanno affrontato l’ultimo consiglio. L’accordo che io – dice Natale Curiello – ho preso con Tommaso Sgarro e Daniele Dalessandro era di uscire all’aula per dare dimostrazione di una opposizione compatta e “”nascondere”” l’assenza pur determinante di Rendine. Sgarro e DAlessandro erano d’accordo. Hanno votato contro senza accorgersene durante i momenti concitati, è stato un errore, e poi sono corsi dal segretario comunale Claudione per cercare di rimediare e annullare il voto contrario: ma Claudione non ne ha voluto sapere. E “”per errore”” hanno votato contro””. Tanto che per 24 ore, la maggior parte dei consiglieri di centrosinistra sono rimasti in attesa di conoscere l’esito delle decisioni del segretario Claudione dopo che il centrosinistra aveva chiesto l’annullamento del voto contrario per uniformarsi a Forza Italia.

Al di là  delle recriminazioni, però, rimane aperto il tema del futuro. Curiello spiega: “”Stiamo portando avanti delle interlocuzioni con consiglieri di maggioranza per affrontare il voto. Abbiamo riportato a casa Antonio Bonavita, che è sempre stato un uomo di destra ma che nel 2015 è stato con Metta. Interlocuzione in piedi anche con Specchio. Ma mi chiedo una cosa: noi stiamo facendo il possibile per allargare il nostro consenso e per prepararci al voto. Ma perchà© il centrosinistra non fa lo stesso con Pezzano e Paparella, non prova a sfilarli alla maggioranza se davvero vuole far cadere Metta?””, si chiede il consigliere azzurro.

L’incapacità  del centrosinistra di provare a conquistare fette di maggioranza per limitare Metta è uno dei punti che hanno caratterizzato lo scorso congresso di ottobre. E ad oggi, anche con il nuovo establishment in via Mameli sembra essere cambiato davvero poco. Con un’aggravante: che l’area Orlando, che in realtà  è stata determinante nell’ultima resa dei conti in casa PD, ha lanciato l’ultimatum al coordinatore Sabina Di Tommaso prima di uscire dalla segreteria di un partito che si trova a rincorrere errori grossolani e strafalcioni di ragazzi che gravitano intorno alla lista Sgarro (come successo per il caso Rendine, ad esempio, per il quale Franco Palumbo ha apertamente preso le distanze).
Forza Italia, che era riuscita a trovare un accordo sull’abbandono dell’aula con Sgarro e Dalessandro, prova a ricostruire partendo dalle fila mettiane, ma questa scelta potrebbe rivelarsi un flop con la base del partito, che invece vorrebbe una condotta meno ambigua e soprattutto distinta dal civismo cicognino.
Michele Cirulli

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