Cordoli “killer”, l’assessore ammette: “Imperizia della ditta”
Oltre 30 feriti sui cordoli “killer”. Nell’ultimo consiglio comunale l’assessore ai lavori pubblici, Michele Lasalvia, ammette: “C’è stata imperizia da parte della ditta”, ma non ha specificato se vi siano state sanzioni da parte dell’ente pubblico.
Come si ricorderà il cantiere non era mai stato nemmeno parzialmente delimitato fino a quando Marchiodoc.it non ha sottolineato la bizzarra pratica messa in campo dagli amministratori. Soltanto a quel punto, solo dopo gli articoli, è stata montata una transenna arancione all’inizio e alla fine di ogni incrocio. Evidentemente non sufficiente, visto che l’assessore addebita la rimozione dei cordoli proprio “all’imperizia della ditta”.
“Si attraversa sulle strisce pedonali”, è stato il sunto della replica di Lasalvia. Peccato che le strisce non ci sono: “Lo spazio riservato alle strisce pedonali, che non possono trovarsi esattamente sull’incrocio ma un po’ prima, è stato occupato dai cordoli”, ha ricordato il consigliere Nicola Netti. “Dove e come dovevano passare i pedoni?”.
Ma è tanto difficile constatare che le persone civili ed urbanizzate, nelle città o nei paesi o per esempio nelle stazioni ferroviarie, generalmente fanno il gesto di : “attraversare non di scavalcare”.
Quel “cordolo” dell’assessore o del progettista o di chiunque fosse stava li per essere “scavalcato”. Solo nu catobb poteva pensare una simile porcheria, pericolosa anche per i pochi e dispersi ciclisti nostrani.
Che amarezza
purtroppo siamo governati da ignoranti. Rimane il fatto che il cantiere è sua responsabilità anche come tecnico (visto che l’ha progettata), LUI doveva supervisionare e controllare l’impresa! I cantieri incustoditi non si lasciano MAI.