Dopo la Notte Bianca, ‘Ideando’ pensa ad un “grande evento food cerignolano”
Nella serata di sabato, il centro di Cerignola si è trasformato in un palcoscenico a cielo aperto, regalando ai cittadini un’atmosfera natalizia indimenticabile. Le luci scintillanti, gli artisti di strada, le mascotte a tema e i negozi aperti fino a tarda sera hanno creato un mix perfetto di magia e vivacità.Il culmine della serata è arrivato alle 22:30 in Piazza della Repubblica, dove Paola e Chiara hanno incantato una folla gremita, nonostante la pioggia battente.
Il duo, tra i più amati della musica italiana, ha trascinato il pubblico con i loro successi intramontabili e le hit più recenti, facendo dimenticare anche il maltempo.La città ha risposto con entusiasmo, dimostrando ancora una volta che eventi come la Notte Bianca non solo si possono organizzare, ma devono diventare una tradizione.
“Quest’anno- dice a Marchiodoc Arianna Cirsone, dell’associazione culturale Ideando- ci siamo posti l’obiettivo di alzare il livello, attirando persone anche da fuori città. Grazie all’impegno di tutti e al supporto del Famila per i parcheggi custoditi, abbiamo visto arrivare visitatori da Foggia, Orta Nova, Ascoli Satriano e persino quattro auto da Bari”.
“L’obiettivo principale – proseguono gli organizzatori- era dare respiro alle attività locali, sia nel settore dell’abbigliamento sia in quello culinario. Abbiamo ricevuto ringraziamenti da numerosi esercenti per l’evento, che ha favorito l’economia locale durante l’apertura straordinaria dei negozi. Organizzare lungo i 2,2 km di Corso Antonio Gramsci non è stato facile, ma ci siamo riusciti grazie a band e DJ locali distribuiti lungo tutto il percorso”.”Per il prossimo anno puntiamo a migliorare ancora, magari coinvolgendo ristoratori e pizzerie per creare un grande evento di “food cerignolano” lungo il corso. Questo è il tipo di Cerignola che vogliamo: unita e capace di accogliere visitatori con entusiasmo e organizzazione”, conclude Arianna Cirsone di Ideando.
Domenico Ziro
sta notte bianca, sempre le stesse cose, gli stessi gruppi musicali, nulla di nuovo e nulla di sconvolgente e tra l’atro sempre gli stessi organizzatori.
Ma chi paga? Si può sapere? Con quali risorse?
ma quelli in foto chi sono?
basta filodifussione siamo esausti