giovedì, Gennaio 9, 2025
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La zona industriale dev’essere sporca “per contratto”. Il pasticcio sul verde pubblico


Erbacce, topi, insetti di ogni tipo, senza contare buche segnalate con copertoni o transenne e un generale stato di abbandono. Il degrado della zona industriale di Cerignola non è casuale, ma è previsto – o meglio: non previsto- da contratto. E per limitare lo stato di sporcizia, ora il Comune vorrebbe accollare le spese alle 198 aziende che si trovano su via Manfredonia.

Tutta colpa dell’ennesima gara bandita dal Comune di Cerignola che ha eliminato la zona industriale dalle aree da ripulire. Nel contratto vi sono perfino le borgate, ma nulla si dice per il cuore pulsante dell’economia locale, che rimane e rimarrà terra di nessuno. Infatti, da un punto di vista tecnico, nessuno può mettere mano alla pulizia e alla gestione del verde pubblico nelle culle delle imprese cerignolane se non con un ulteriore esborso di denaro da parte del Comune – oltre a quello già previsto dall’appalto- verso nuove ditte. E le somme aumentano, ma il decoro no. E chi fa, le poche volte che è successo, le pulizie straordinarie? E a chi vengono fatturate?

L’ultimo disperato tentativo per limitare l’ondata di incuria è emerso a dicembre scorso durante l’ultima riunione della Commissione Ambiente, dove il Comune ha proposto di rispolverare l’iniziativa “adotta un’aiuola” per affidare ai privati un servizio (e le spese) – quello di pulizia del verde pubblico- che invece spetta all’Ente pubblico e per il quale è stata bandita una gara lo scorso settembre.

A vincere la gara è stata la ditta Montemaggiore, di Ugo Fragassi, il quale è anche titolare della ditta “Cerignola Più Verde” che ha gestito anche in passato il verde pubblico a Cerignola con risultati assai deludenti. Alla gara si era presentato anche un colosso del verde pubblico, la MAPIA, che ha clamorosamente sbagliato la domanda di accesso alla gara, vinta di conseguenza in solitaria da Fragassi. Il cui nome, va ricordato, ha destato scalpore a Foggia e non solo – con la società Foggia Più verde- nella querelle sorta in seguito allo scioglimento del consiglio comunale del capoluogo per infiltrazioni mafiose.     

Michele Cirulli


3 Commenti
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CAMBIAMENDO
1 giorno fa

U Madoooo ma allora questi seguono proprio pedissequamente il mandato Mettiano , ve lo ricordate l’adotta un’aiuola istitutita da Metta ? Vi ricordate che combinarono al PD poco ci mancava che si incatenassero alle aiuola per evidenziare la deludente è oltremodo inutilità della faccenda !!
Adesso loro che fanno , ripropongono la questione e vabbè
Ma la cosa più vergognosa di tutta questa storia è il riproporre sempre gli stessi nomi sopratutto nomi già indagati o legati al malaffare politico .
Come hanno viaggiato le mazzette e se le sono intascate TUTTE

Che delusione
1 giorno fa

Fragassi un nome una garanzia !!
Abbiamo votato un giudice per evitare gentaglia e ci stiamo riempiendo peggio di prima

Zona industriale
10 ore fa

Farebbe bene il comune ad integrare la zona industriale e quindi tutte le imprese nella gestione del ritiro dei rifiuti. Paghiamo tari e IMU per servizi inesistenti e degrado quotidiano. BONITO/DIBISCEGLIA SVEGLIA
N.b. Da mettere in evidenza la lettera scritta dall’ufficio ambiente: scritta male anzi peggio.

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