Perfino Cicolella non vuole il nuovo stadio: “È davvero necessario? Pochi spettatori”

“Per quanto riguarda l’idea di un nuovo stadio, mi chiedo: è davvero necessario, considerando una media di 300 spettatori a partita? Francamente, non vedo segnali concreti da parte della città che valorizzino il grande impegno profuso – e che continuiamo a profondere – sia dalla società sportiva che dall’amministrazione comunale”.

Serve uno stadio da 10 mila posti, a fronte di una partecipazione bassa di pubblico? No. E a dirlo questa volta non è Marchiodoc.it, non sono gli oppositori, non sono gli sportivi delle altre discipline diverse dal calcio. A dirlo, nero su bianco, è l’assessore allo sport Teresa Cicolella. Il Monnezza Stadium, stando ai numeri, è inutile.

Cicolella argomenta: “Se quest’anno l’Audace ha potuto disputare tutte le partite casalinghe al Monterisi, è stato grazie al nostro intervento straordinario: abbiamo rifatto il manto erboso con un investimento di 600.000 euro in meno di un mese, evitando che la squadra dovesse giocare fuori casa. Lo stesso vale per la promozione in Serie C. Abbiamo realizzato interventi fondamentali, come l’adeguamento dell’area di prefiltraggio e filtraggio, la nuova sala GOS, l’installazione di un sistema di videosorveglianza, l’orientamento delle torri faro, la sostituzione dei seggiolini, il montaggio del maxischermo e altri lavori sulle tribune. Tutti questi interventi sono stati sostenuti dall’amministrazione comunale, senza che l’Audace disputasse una sola partita in un altro stadio. Si tratta di fatti concreti e documentati”.

E questi interventi permetterebbero perfino di giocare la Serie B, come già spiegato dalla Federazione durante i playoff persi contro il Foggia Calcio.

Sul tema del nuovo stadio: “Tuttavia, mi chiedo quale senso abbia costruire un impianto da 8.000-10.000 posti quando, alle partite, si vendono appena 300 biglietti. Un esempio significativo è lo stadio di Benevento, che ha solo la tribuna coperta: nonostante ciò, alla partita Benevento-Audace c’erano 1.000 tifosi ospiti e 7.000 locali. Ogni domenica, quello stadio registra tra i 7.000 e gli 8.000 paganti”, sostiene Cicolella.

“Il vero problema è che manca una cultura sportiva legata alla frequentazione dello stadio. Ogni volta si trova una scusa diversa: il costo degli abbonamenti, il prezzo dei biglietti, le condizioni dello stadio, le salette, le dirette TV. È per questo che, con grande rammarico, ritengo che questa città, al momento, non sia pronta per sostenere una squadra in Serie C. Questo è il mio pensiero, condivisibile o meno”, dice l’assessore.

Una smentita su tutta la linea rispetto agli sforzi del sindaco Bonito, che nell’ultimo Documento Unico di Programmazione,.che sarebbe una sorta di vademecum per le pubbliche amministrazioni, ha parlato di “procedure abbastanza avanzate” per il nuovo stadio. Che ora però l’assessore allo sport- perfino lei- reputa inutile.