Cerignola, Foggia, Reali Siti: è qui la nuova Terra dei Fuochi e della morte | VIDEO
Non ci si può più nascondere. E infatti ormai la Terra dei Fuochi, dal triangolo della morte campano, si è trasferita in Puglia. Precisamente in quel fazzoletto di terra che comprende il Tavoliere, dal capoluogo, passando per l’agro più esteso del Mezzogiorno- Cerignola, appunto- e terminando nei Cinque Reali Siti composti da Carapelle, Ordona, Stornara, Stornarella, Orta Nova. L’attenzione mediatica e istituzionale riversata tra Napoli e Caserta ha spinto la criminalità organizzata a percorrere nuove rotte per tombare rifiuti sottoterra.
“Parlare della Puglia come di nuova terra dei fuochi è un dato di realtà, i danni sono notevolissimi. Il traffico di rifiuti è enorme e sta provocando danni enormi alla Puglia. Bisogna sollecitare il controllo delle forze dell’ordine sui camion che trasportano i rifiuti”. A dirlo, a febbraio 2024, è stato il procuratore di Bari, Roberto Rossi, nel corso della sua audizione in Commissione parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su altri illeciti ambientali e agroalimentari.
“Per fermare il fenomeno di trasporto illecito dei rifiuti bisogna aumentare i controlli su strada. Un camion che sgocciola va fermato immediatamente”, ha sottolineato Rossi, perché quello “sgocciolamento” è un modo per smaltire i rifiuti su strada che il procuratore ha definito “terrificante”, in quanto permette di liberarsi di “un quantitativo enorme di sostanze pericolosissime”.
“Le forze dell’ordine devono fermare questi camion – ha detto ancora Rossi – e non si devono fidare di documentazioni che dicono poco. I controlli in Puglia sono estremamente necessari”. Proprio oggi un nuovo blitz con l’arresto di 9 persone per un business milionario.
È dal 2018, invece, che l’oncologo Antonio Marfella, presidente dell’Isde – l’associazione dei medici per l’ambiente- ha acceso i riflettori sulla Capitanata. E oggi lo ha ribadito: “Il problema dei rifiuti si è spostato dalla Campania a Foggia. C’è il rischio di una seconda Terra dei Fuochi”, ha riferito al Prefetto di Napoli durante un’audizione riguardante gli effetti della condanna della Corte Europea all’Italia proprio per le questioni legate alla Terra dei Fuochi.
L’intera provincia di Foggia è stata sfregiata da numerose inchieste giudiziarie che hanno tracciato il percorso dei rifiuti proprio dalla Campania. L’ultima è stata Black Land, tra i cui terminali è stato identificato un imprenditore irpino, Erminio Arminio, al quale l’Amministrazione Bonito avrebbe voluto consegnare i lavori per la costruzione del nuovo stadio: il Monnezza Stadium, appunto.
Michele Cirulli