L’on. La Salandra sul caso Cerignola: “Difficile congresso unitario, non ci sono le condizioni”

“Per quanto mi consta, è impossibile che a Cerignola il congresso si svolga in maniera unitaria: ci sono troppe posizioni divergenti”. Con queste parole il deputato di Fratelli d’Italia, Giandonato La Salandra, spiega a Marchiodoc.it i delicati passi che porteranno il partito di Giorgia Meloni al congresso cittadino.

“Valuteremo se confermare o meno la data già indicata del 23 marzo, ma trattandosi di un Comune con più di 50mila abitanti ogni decisione in merito spetta alla segreteria regionale”, prosegue il deputato. Nel partito ci sono due anime, forse tre.

Da una parte Antonio Giannatempo, ex sindaco, a cui fa riferimento una parte cospicua del partito ed è reduce dal miglior risultato incassato a Cerignola alle regionali 2020 con oltre 2600 preferenze personali; dall’altra Gianvito Casarella, attuale coordinatore locale, che insegue la stessa strada per raggiugere un seggio a Bari. Nel mezzo, ipotesi tutte da confermare, come quella dell’avvocato Francesca Marino.  

“Sarà il circolo cittadino di Fratelli d’Italia a confrontarsi per tempo con gli organi provinciali e regionali in vista della composizione della lista per le prossime elezioni d’autunno. Questo fa un partito alla vigilia di un congresso cittadino e sempre, per proprio DNA. E il nostro è un partito che si fonda sulla militanza, sul merito e sul consenso”, si legge in una nota di FDI Cerignola.

Le parole del deputato La Salandra confermano il delicato momento vissuto dai meloniani cerignolani. Una diatriba interna che giorno dopo giorno prende le mosse di una vera e propria resa dei conti. Sono state già consegnate le tessere da parte dei due blocchi che ambiscono alla segreteria locale: adesso si tratterà di capire chi riuscirà a portare più elettori in sezione.