Avellino-Cerignola: l’asse della morte, del business e dei rifiuti sepolti

Dai numeri consegnati da Legambiente si delinea un asse ideale, che Cerignola ha già sperimentato, tra Foggia e Avellino. Ormai la Nuova Terra dei Fuochi è un dato oggettivo. I traffici si sono spostati in Puglia e principalmente in Provincia di Foggia o nella Bat, dove i danni sono “notevolissimi”. Per l’agricoltura, per l’ambiente, per la salute.
La Campania è al primo posto in Italia per reati connessi al ciclo dei rifiuti; a seguire c’è la Puglia. Ma le province con più resti ambientali sono proprio Avellino e Foggia. Le due reginette delle rispettive regioni riescono a scalzare le più “blasonate” Napoli e Bari confermando un primato ormai oggetto di studio. Avellino con 763 reati supera Napoli, seguita da Roma. Subito dopo c’è Foggia con 224 reati e 284 illeciti amministrativi.
Bari è “solo” settima. Il legame tra le due province è stato reso evidente già nel 2014 con l’inchiesta Black Land, che ha avuto il merito di accendere, ancora una volta, i riflettori sul traffico illecito tra la Campania e Foggia, Cerignola e i Reali Siti. Al di là dell’esisto processuale – la Corte di Appello di Bari ha rispedito le carte alla Procura di Avellino per incompetenza territoriale- il viavai di camion irpini alla volta della Capitanata ha consentito all’organizzazione di tombare nel sottosuolo dauno quasi 300mila tonnellate di rifiuti. Tra gli indagati anche Erminio Arminio, imprenditore irpino, che sul finire del 2023, con un processo ancora in corso per traffico illecito di rifiuti – ha presentato al Comune di Cerignola un progetto per la costruzione del Nuovo Stadio Comunale: il Monnezza Stadium.
Solo un’inchiesta di Marchiodoc.it ha permesso di far saltare temporaneamente il progetto, su cui è calato un silenzio tombale da parte dell’Amministrazione guidata dall’ex giudice Bonito e dalla figlia del giudice Dibisceglia. L’ultima notizia ufficiale risale alla partecipazione nella compagine societaria di una nuova ditta, anch’essa campana, nata a ridosso dello scandalo Monnezza Stadium, inattiva e con appena diecimila euro di capitale sociale.
Michele Cirulli