Lionetti sulla via delle dimissioni, è caccia al sostituto. Ecco chi potrebbe essere
Circola insistentemente nei corridoi di Palazzo di Città la notizie di un imminente abbandono della delega di assessore all’ambiente da parte dell’attuale depositario, Antonio Lionetti. Cicognino della prima ora, già indicato nel 2010 come possibile uomo da posizionare nella stanza dei bottoni per gestire gli affari di verde pubblico e ciclo dei rifiuti, Lionetti lascerebbe la poltrona “”per motivi personali””.
Così, in più riprese, avrebbe riferito a quanti, nella maggioranza, hanno chiesto spiegazioni sul suo possibile addio. Così nelle prossime ore sono attese le “”dimissioni irrevocabili””, che dovrebbero essere accettate di buon grado dal primo cittadino Franco Metta. L’abbandono di Lionetti, almeno per tempistica, si inserisce nel solco di altri allontanamenti nel campo dell’ambiente: dal consiglio di amministrazione di Sia srl all’amministratore delegato Nicola Iungo, la materia dei rifiuti continua a vivere giorni complicati.
L’obiettivo, adesso, è trovare un sostituto senza sconvolgere gli equilibri della maggioranza, che al momento non vive di turbolenze interne come nella prima fase del mandato Metta, ma deve stare attenta ai primi dei non eletti in quota Cicogna, dove ci sono personalità ormai aperta rotta di collisione col sindaco. Per questo il sostituto potrebbe essere pescato dal consiglio comunale scegliendo tra i consiglieri della lista “”Metta sindaco””. In pole position vi sarebbe Sandro Moccia, altro mettiano della prima ora, in vantaggio su Enzo Erinnio, che nei tre anni di amministrazione Metta si è caratterizzato come consigliere delegato all’ambiente, affiancando, almeno formalmente, Lionetti nella conduzione dell’assessorato.
A spuntarla, però, stando ai rumors, dovrebbe essere Moccia, così da garantire in consiglio l’ingresso di Roberto Meterangelis, attuale coordinatore del movimento politico La Cicogna e primo dei non eletti della lista “”Metta sindaco””: una soluzione, quest’ultima, che garantirebbe un sostanziale pareggio degli equilibri in consiglio scongiurando la possibilità di innesti sgraditi al sindaco Metta.
Al di là del gioco di poltrone e del risiko dei posizionamenti, sul tema c’è ancora molto da fare, soprattutto per un’amministrazione che ha fondato la sua forza motrice proprio sulla salvaguardia dell’ambiente, promettendo tra l’altro la raccolta differenziata porta a porta rimasta ancora chimera (ma su questo i gravosi problemi di SIA srl contribuiscono a rendere vana ogni iniziativa in tal senso, anche in virtù di finanziamenti congelati).
Con la defezione di Lionetti sale a quota 3 il numero degli assessori che hanno lasciato la giunta Metta: dapprima Giuliana Colucci in quota sindaco, lasciò polemicamente l’incarico alla cultura; poi Pia Zamparese in quota Cerignola Democratica, fu sostituita con Raffaella Petruzzelli; quindi Mimma Albanese, vicensindaco in quota Cattolici, lasciò dopo un anno di mandato Metta. Adesso parte la caccia al sostituto, che dovrebbe essere scelto all’interno del consiglio. A meno che Metta non decida di trattenere temporaneamente per sà© la delega riservandosi di scegliere, anche dall’esterno, in un secondo momento.
Michele Cirulli