Addio alle Officine, i gestori protestano: “”Inadempiente è il Comune””
“”C’è chi vuole fare di questo posto un ghetto, un posto per “”yes men”” o per chi è capace solo di idolatrare il capo. Cito un episodio su tutti: hanno fatto richiesta per i nostri spazi dei soci di una pseudo radio che non voleva pagare neanche le pulizie. Testuali parole: l’ha detto il sindaco””.
L’esperienza della Montingelli&Brothers alla guida del laboratorio urbano “”Officine Fornari”” termine con recriminazioni e veleni. Dopo che il Tar ha disposto lo sgombero della struttura, però, gli ormai ex gestori hanno incontrato gli utenti per l’ultimo saluto nello storico stabile rimodernato dai Bollenti Spiriti della Regione Puglia.
Alla base dello “”sfratto”” ci sono, secondo il tribunale amministrativo, “”gravi inadempienze”” e per il momento le Officine saranno sgomberate: “”E’ un provvedimento esecutivo e non definitivo””, annotano dalla Montingelli&Brothers vincitrice dell’appalto del 2015. Il Tar dovrà esprimersi nel merito delle contestazioni, ma i privati danno già battaglia all’amministrazione guidata da Franco Metta, che ha insistito per l’uscita dell’attuale gestione prevedendo, come pare, un periodo di amministrazione transitoria e temporanea.
Francesco Montingelli si difende dalle accuse: “”Chi pagherebbe le bollette della luce e dell’acqua del vicino di casa? Credo nessuno. Questa è la nostra situazione””. I problemi sono nati intorno al consumo dell’energia, poich੠– nonostante i lavori – non ci sarebbe una divisione tra consumi del laboratorio e consumi del polo museale civico ubicato al primo piano. E questo sarebbe uno dei problemi alla base del mancato versamento delle utenze. Ma non l’unico intoppo: “”nei fondi presi per il bando Laboratori Urbani in rete c’era anche l’allestimento della cucina, le attrezzature ovviamente con i fondi della regione sono state acquistate e montate e quindi di conseguenza i soldi sono stati spesi. Però la cucina non è agibile perchà© è accatastato come deposito e quindi non utilizzabile come cucina””, rimarca Montingelli. Dunque, a suo dire, i gestori non sarebbero stati messi nelle condizioni, da parte del Comune, nà© di pagare le utenze nà© di produrre ricavi e autofinanziarsi, contrariamente al bando.
“”Hanno distrutto una realtà , una bella realtà , ovviamente non siamo perfetti, ovviamente abbiamo fatto qualche sbaglio ma non ci siamo meritati tutto il fango che ci hanno tirato dietro””, precisa Montingelli che scarica sull’amministrazione pubblica le accuse di inadempienza contrattuale. Nei prossimi 60 giorni la società deciderà se fare ricorso al Consiglio di Stato.
“”Considerando che non abbiamo neanche festeggiato il nostro secondo compleanno la strada è stata in salita e tortuosa, se vogliamo lasciare l’aspetto giuridico e un secondo passare all’aspetto economico – dice Montingelli- , in media una società prima di affinare tutti gli assetti ha bisogno di almeno due anni””. Dunque, la mannaia dello sgombero avrebbe provocato danni che potrebbero essere calcolati in altra sede. Adesso si dovrà pensare alla fase 2 delle Officine: nuova gara o gestione temporanea ad altra ditta?
Michele Cirulli