VIDEO | “”Cacciati e strattonati””. Scontro sullo sgombero all’Agrario
“”Sabato notte stavamo facendo il nostro presidio pacifico, sono arrivate venti persone, di cui non sappiamo i nomi, e ci hanno strattonato con forza per farci uscire dai terreni della scuola. Non sappiamo chi fossero, anche perchà© era buio, potrebbe essere chiunque. Eravamo in macchina all’interno della scuola e ci hanno cacciati, ad alcuni hanno anche strappato il giubbotto””.
Lo sgombero dei giovani manifestanti dai terreni dell’agrario, nella notte tra sabato e domenica, è stato confuso e ha creato malumori e agitazioni. Soprattutto per le modalità , che a sentire professori, genitori, studenti sarebbero state concitate. Per fortuna nessun danno a cose o persone, ma a pesare, sugli studenti che hanno presidiato 24 ore su 24 la loro scuola, è stata soprattutto l’irruzione notturna. La testimonianza di chi in quella notte era presente per difendere l’istituto Agrario dal progetto di alienazione – che prevede la costruzione di un Palazzetto mentre in permuta al privato verrà dato un altro lotto su cui realizzare un supermarket- è pregna di “”delusione”” per una battaglia che almeno apparentemente sembra sfumata. Ora la palla rimbalzerà sul piano legale.
I vertici della Golden Planning, l’azienda che ha vinto la gara per i lavori di costruzione del Palazzetto dello Sport, invece, negano che vi siano stati momenti di tensione: “”Per quanto riguarda noi e i nostri dipendenti è andato tutto tranquillo, il nostro intervento è avvenuto tutto sotto il controllo delle forze dell’ordine che erano presenti durante la notte. è giusto che gli alunni manifestino, se lo ritengono opportuno, ma noi abbiamo tutta la documentazione in regola e abbiamo il diritto di poter dare avvio al cantiere””.
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LA VICENDA GIUDIZIARIA. I tempi sarebbero stretti anche per la valutazione dell’azione possessoria (articolo 703, manutenzione in possesso) che l’avvocatura dello Stato (e pare anche la Provincia di Foggia attraverso il presidente Francesco Miglio) ha avviato per poter definire una controversia, quella relativa alla proprietà dell’Istituto e dei suoi terreni, che è il vero nucleo su cui si sta giocando questa battaglia. Da una parte vi è la volontà di implementare il menu di infrastrutture sul territorio, dall’altra invece la necessità di conservare la vocazione storica dell’Agrario, su cui vi sono finanziamenti in corso per l’espletamento di attività didattiche.
Sia la Scuola che l’Amministrazione comunale sostengono di essere i proprietari degli immobili, e a supporto delle relative tesi vi sarebbero documentazioni atte a comprovarlo. Dunque sarà un giudice a mettere la parola fine, anche perchà© su un procedimento simile che contrappone i due enti, e che riguarda la costruzione di un canile in un altro lotto appartenente al Pavoncelli, la scuola ha chiesto al giudice di anticipare nel merito ogni valutazione: anche in quel caso il vulnus è rappresentato dalla proprietà delle aree.
Oltre alle passerelle politiche su Corso scuola Agraria, la battaglia degli studenti e il sit in permanente potrebbero avere l’effetto di velocizzare le procedure per l’assegnazione della proprietà dei terreni dell’Istituto Agrario Pavoncelli di Cerignola.
Michele Cirulli