SIA srl, Giannatempo: “”Metta vigliacco, le colpe sono sue””
Il dramma della SIA sta tutto nelle parole dell’Amministratore Nicola Iungo che nella riunione a Bari con i vertici AGER ha ammesso che, pur se i comuni firmeranno i contratti, la società non sarà in grado di onorarli, smontando di fatto la tesi condita di insulti che il presidente del Consorzio Fg4, Franco Metta, sta conducendo da anni verso i sindaci “”inadempienti””.
A parlare del tracollo di SIA srl e del delicato momento è uno dei padri della società in house del Consorzio Fg4, Antonio Giannatempo: “”Sono molto addolorato per quanto sta capitando, SIA è una creatura che andava difesa in tutti i modi. E nonostante tutte le difficoltà ha garantito il servizio in tutte le comunità per 15 anni, diventando modello per altre realtà “”.
Alla fine del secondo mandato Giannatempo la Kpmg ha valutato la società rilevando i punti critici e i punti di forza da cui ripartire per rimettere in sesto la società dei rifiuti. Oggi però alle problematiche tecniche si aggiungono anche quelle “”politiche””. “”Il consorzio si sta disgregando, i sindaci della BAT rivendicano la loro autonomia: questo mi fa pensare ad un modo diverso di governare, quando pur avendo la maggioranza ci siamo sempre confrontati e abbiamo preso decisioni all’unanimità “”, aggiunge Giannatempo mentre valuta lo stato di guerriglia tra l’attuale presidente Franco Metta e gli altri colleghi del consorzio, tra cui volano pesanti insinuazioni e allusioni.
“”L’amministratore capace, anche in situazioni difficili, sa trovare la soluzione e non si nasconde dietro offese, recriminazioni o bugie. Troppo facile, se non proprio da incapace o da vigliacco, trovare una scusa. Nel 2015 le opere di biostabilizzazione, compostaggio e VI lotto potevano essere finanziate dalle banche ma si è in mostruoso ritardo. Qualcosa in tre anni è successo””, dice l’ex sindaco e presidente. Le bio-celle che vedranno presto la luce, tra l’altro, non sono conformi all’AIA e accoglieranno meno rifiuti di quelli previsti, “”quindi saranno meno redditizie””.
Nemmeno l’ingresso di ASeco, per Giannatempo, può essere visto come panacea di tutti i mali: “”A me sembra che l’ordinanza del presidente Michele Emiliano aggiri l’ostacolo della gara pubblica e permetta ad una società di entrare in Sia srl con la scusa di aiutarla, ma nei fatti mettendola fuori dalla proprietà degli impianti””, accusa il ginecologo. A gravare sulla Sia anche il forte debito dei comuni, tra cui anche quello di Cerignola che ha iniziato ad appesantirsi proprio sotto l’amministrazione Giannatempo.
Ed in più l’immobilismo mettiano: “”La responsabilità di ciò che sta succedendo ricade sull’attuale sindaco e sulla sua maggioranza che si bea nell’inaugurare solo quanto già programmato precedentemente. Ricordo l’impianto di CCR, presente ed attivo in tutti i comuni, ma che a Cerignola è stato inaugurato ed oggi è diventato discarica a cielo aperto per responsabilità dell’attuale sindaco””, conclude Giannatempo.
Michele Cirulli