La grande fuga dal pronto soccorso: 6 medici in meno in due mesi
Un pronto soccorso ridotto ai minimi termini, tanto che per tappare i buchi sono intervenuti i sanitari del 118 dopo la grande fuga dal Tatarella. Entro il prossimo mese, difatti, arriveranno a 6 le unità che lasceranno il plesso di via Trinitapoli per trasferirsi verso altre mete: alcuni medici risultano vincitori di concorsi in altre strutture ospedaliere; un altro, invece, è andato incontro al pensionamento, mentre c’è chi è “”stanco di prenderle”” e ha deciso di cambiare aria.
Mentre la Asl di Foggia già cercando di trovare soluzioni e tamponare le emergenze: “”Bandiremo nuovi concorsi, ma non è facile trovare medici, come è già successo per gli ortopedici. Inoltre c’è da dire che Cerignola è una città molto difficile, e non tutti decidono di accettare””, riferisce il direttore generale dell’azienda sanitaria locale Vito Piazzolla, che già in tre occasioni si è recato in Prefettura di Foggia per studiare piani di sicurezza nelle piazze più “”calde””, come il Tatarella.
L’ultima storia di violenza in corsia si è registrata a settembre scorso, quando i parenti di un’anziana donna, non ritenendo giusta la decisione del medico di non procedere al ricovero, hanno cercato di aggredirlo. Ed il clima, più in generale nei reparti e in particolar modo in pronto soccorso, sembra non essere più sereno. Tanto che alcuni medici, anche per questo, hanno deciso di fare la valigia e spostarsi altrove. In più i contratti a tre mesi non hanno aiutato e la stabilizzazione presso altre strutture ha fatto il resto.
Così a tamponare l’emergenza al pronto soccorso di Cerignola, privato di sei unità nel giro di un mese, ci pensano i medici del 118. Da risolvere, però, rimangono i problemi legati alla sicurezza. In accordo con questura e prefettura, la direzione generale della Asl ha ottenuto il presidio da parte delle forze dell’ordine in alcune fasce orarie. Certo, va considerato anche che l’esiguità delle pattuglie presenti sul territorio rende difficile un piantonamento costante e quotidiano del Tatarella. Così in pronto soccorso i medici sono stati dotati di ulteriori sistemi di sicurezza per allertare in maniera rapida le volanti ed anche il plesso ha registrato alcune modifiche strutturali e si è data una diversa organizzazione per evitare che si creino situazioni di calca che possano scaturire in violenza.
“”Quello della sicurezza – osserva Vito Piazzolla – è un tema su cui questa ASL si sta mostrando molto attenta. Solo qualche settimana fa abbiamo partecipato al tavolo del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica col prefetto Massimo Mariani, il questore Mario Della Cioppa, i comandanti provinciali dei carabinieri, colonnello Marco Aquilio, e della Guardia di Finanza, colonnello Francesco Gazzani e la Direttrice Medica del Presidio cerignolano Daniela Pedà . In quell’occasione abbiamo spiegato le nostre ragioni ed oggi c’è un maggiore controllo del pronto soccorso””. Dall’inizio dell’anno sono state oltre dieci le aggressioni nelle corsie del Tatarella di Cerignola.
Michele Cirulli