Infiltrazioni mafiose, dopo Monte Sant’Angelo la commissione a Mattinata
Dopo Monte Sant’Angelo, dove l’infiltrazione mafiosa è stata accertata con conseguente scioglimento del consiglio comunale, un altro comune della provincia di Foggia potrebbe cadere: si tratta di Mattinata, ai piedi del Gargano, dove il Prefetto Maria Tirone ha disposto l’invio della commissione d’accesso per tre mesi.
“”I consigli comunali e provinciali sono sciolti quando emergono elementi su collegamenti diretti o indiretti degli amministratori con la criminalità organizzata o su forme di condizionamento degli amministratori stessi, che compromettono la libera determinazione degli organi elettivi e il buon andamento delle amministrazioni comunali e provinciali, nonchà© il regolare funzionamento dei servizi alle stesse affidati ovvero che risultano tali da arrecare grave e perdurante pregiudizio per lo stato della sicurezza pubblica””. Recita così l’articolo 143 del decreto legislativo 267/2000 che regola la normativa sulle infiltrazioni mafiose. La commissione inviata a Mattinata dal Prefetto Maria Tirone è composta dal viceprefetto Daniela Lupo, dal comandante del comando provinciale dei Carabinieri Pierpaolo Mason, dal capitano del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza Francesco Salnitro.
La commissione d’accesso sarà in sella per tre mesi, prorogabili per altri tre, al termine dei quali sarà deciso se effettivamente esistano le condizioni, come per Monte Sant’Angelo, per sciogliere il consiglio comunale. Oppure si potrebbe intraprendere un’altra strada: “”Quando però ricorrono motivi di urgente necessità , il prefetto, in attesa del decreto di scioglimento, sospende gli organi dalla carica ricoperta, nonchà© da ogni altro incarico ad essa connesso, assicurando la provvisoria amministrazione dell’ente mediante invio di commissari. La sospensione non può eccedere la durata di 60 giorni e il termine del decreto””, recita la legge.