Ospedale, Metta: “”Basta nipotini e raccomandazioni al Tatarella””
Mentre il Tatarella saluta il nuovo ingresso di Daniela Pedà alla direzione generale, in sostituzione dell’inedito triumvirato Vocino-Fida-Costantino, a tenere banco è il destino della struttura nell’ottica più generale del piano di riordino ospedaliero. Nelle scorse settimane il Partito Democratico, capeggiato da Elena Gentile, ha protestato con un sit in per la condizione precaria di alcuni reparti.
Oggi sul tema interviene anche il sindaco di Cerignola Franco Metta, in occasione di un convegno scientifico sulla formazione professionale di medici e paramedici presso il Polo Museale Civico: “”Il Tatarella non ha bisogno di sguaiate manifestazioni di strada, tanto meno se organizzate da chi nello sfascio della sanità pugliese ha avuto un ruolo assolutamente primario. Il Tatarella va difeso, non annunciandone ogni tre per tre, la morte. Ho ricordato la nomina – dopo oltre 20 anni – di un direttore sanitario unico e stabile, che prenderà servizio il primo giugno. Ho accolto con soddisfazione la nomina di tutta una serie di dirigenti di reparto””, sottolinea Metta.
Poi l’affondo: “”Ma, a naso, sento che i tempi delle zarine della sanità , delle raccomandazioni, degli incompetenti elevati ai massimi livelli ospedalieri sono finiti. Chi lancia isteriche urla oggi, temendo la chiusura dell’ ospedale, e in realtà , tentando di provocarla per miseri risentimenti personali e giochi di potere interni al proprio partito, ha determinato la situazione critica attuale. Dalla quale dobbiamo uscire. E dalla quale usciremo se proseguiremo sulla strada intrapresa. Fuori la politica dagli ospedali. Basta raccomandati. Basta nipotini inetti, protetti e coccolati.
Quindi l’aneddoto sul presidente della Regione Puglia: “”Sento Michele Emiliano almeno due, se non, tre volte ogni mese. E’ Lui, non io, che tutte le volte mi saluta con una frase, sempre eguale: “”E stai tranquillo per l’ ospedale. Non solo non lo chiudo. Ma voglio sia rilanciato. Dillo alla Tua “”amica””. Invariabilmente, io rispondo che, al più, quella è amica sua! Una volta si diceva “” amico del giaguaro””. Per riferirsi a chi non ha amici, ma solo, alternativamente, nemici……o servi. Preferibilmente sciocchi””, conclude Metta.