Piccolo oratorio san Luigi, mons. Renna: “”Da qui parte il futuro””
I cerignolani sanno bene a quale santo votarsi. Se venisse loro richiesto, la maggioranza opterebbe senza dubbio per San Luigi Gonzaga, il giovane gesuita morto in tenera età dopo aver rinunciato ai lussi e allo sfarzo offertogli dalla sua altolocata famiglia. Quest’anno, il clima festoso veniva ulteriormente rinvigorito dall’apertura ufficiale del Piccolo Oratorio San Luigi, tenutasi il giorno mercoledì 21 giugno, ad opera del parroco della Chiesa Madre, don Giuseppe Gaeta, e convalidata dalla solenne benedizione del vescovo Luigi Renna.
Durante la messa, mons. Renna esprime con grande chiarezza il suo disegno. Quello di una rete di parrocchie che si avvita saldamente sugli oratori e sugli eventi dedicati ai giovani, membri a pieno diritto delle comunità di fedeli e tasselli in via di divenire del corpo della Chiesa. “”Se non puntiamo sugli oratori, il culto in futuro non ci sarà più”” afferma coinciso e sereno durante l’omelia durante la quale ha intessuto l’elogio della vita e delle opere del Santo. E ben più delle sue parole, valgono i grandi sforzi compiuti nella direzione dell’ampliamento della partecipazione giovanile alle attività ecclesiastiche.
Entrano nel vivo, da due settimane dal varo, i Giochi Estivi della diocesi, denominati quest’anno con il titolo decisamente catchy Detto Fatto, cui tutte le parrocchie di Cerignola hanno aderito. E che anche la chiesa di San Francesco accoglierà nel suo seno, a partire dal 22 giugno, senza porre indugi. Una conquista decisamente a favore dei più piccoli è stata anche la messa a disposizione, da parte del parroco della Basilica don Pio Cialdella e del suo assistente don Gianluca Casanova, del cortile dell’Episcopio ai suddetti giochi estivi ai bambini della parrocchia. Una “”famiglia”” che è tornata a crescere, a detta dei responsabili, con oltre un centinaio di piccoli iscritti. Un rinnovato impulso all’evangelizzazione che culminerà il 1 luglio, con il primo raduno della storia cerignolana in piazza Duomo degli stati maggiori degli oratori diocesani.
Momento pregnante della messa l’affido del mandato agli educatori e agli animatori del nascente Oratorio, mediante il conferimento dell’onorificenza della Croce di Servizio, seguita dal solenne giuramento degli stessi. Ad adornare le stanze dell’oratorio una preziosa statua raffigurante san Luigi, tratto dalla collezione personale del vescovo e donata alla chiesa di San Francesco come faro di valori e spirito di devozione ai futuri fruitori della struttura.
L’inaugurazione altro non è che il felice coronamento di sforzi compiuti da oltre due anni, nei quali la parrocchia della Terra Vecchia e il suo pastore non hanno mai smesso di raccogliere i giovani nonostante la mancanza di un luogo a loro deputato. Poi, da qualche mese, il decesso di un’anziana devota ha permesso la messa in vendita dei locali adiacenti alla chiesa, cui hanno contribuito in parti eguali il consiglio parrocchiale, tramite il suo portavoce Giuseppe Puntillo, e la Confraternita del SS. Sacramento, che cavallerescamente hanno devoluto in toto i diritti di proprietà alla parrocchia.
Un gesto di don Giuseppe Gaeta di grande impronta sociale e umanitaria, che nasce dal desiderio di fornire un nido ospitale contro i disagi per i bambini di un quartiere affetto da numerosi problemi, e drammaticamente segnato dalla più alta percentuale cittadina di famiglie monoparentali e in condizioni di rischio.
Il profumo del giglio di San Luigi inonderà la nuova barca della chiesa spedita nel mare magnum della società cerignolana, recando i frutti dei semi gettati dal Venerabile Mons. Antonio Palladino, fautore del primo oratorio sul suolo di Cerignola, agli inizi del secolo scorso.
Enrico Frasca