Il vescovo Renna sul depuratore: “”Manifestare è un diritto e un dovere””
Al motto di “”dimissioni, dimissioni””, circa 1500 persone hanno chiesto la testa del sindaco Franco Metta durante il sit in di protesta per i disagi provocati dal cattivo funzionamento del depuratore cittadino, posto sotto sequestro martedì scorso. Mai, nella storia locale- come si apprende dal libro “”La storia e i suoi autori”” dello storico ofantino Franco Conte, i cittadini erano scesi in piazza così numerosi per chiedere ad un primo cittadino di lasciare la guida della città .
Nelle stesse ore, Franco Metta è stato avvistato nella vicina Canosa di Puglia, ad orario aperitivo, in un bar del centro. La manifestazione si è tenuta in un clima pacifico: il cordone di cittadini ha poi passeggiato per le vie della città , da Piazza Duomo fino a viale Roosvelt, per poi concludere la marcia nuovamente in Piazza della Repubblica. “”Ad oggi non abbiamo ricevuto alcun tipo di risposta dal sindaco – dice l’organizzatrice Maria Sciscio- ed è per questo che una delegazione sarà presente nuovamente durante il prossimo consiglio comunale. Successivamente protesteremo anche a Bari, presso la sede della Regione Puglia. Chiediamo le dimissioni del sindaco e l’intervento del Prefetto, siamo stanchi di tutto quello che sta succedendo senza che nessun ci dia risposte””. Moltissimi cittadini, diverse casalinghe, che in settimana erano state definite “”insulse”” da sedicenti supporters cicognini, molti striscioni e diverse attività hanno abbassato le serrande in segno di solidarietà quando il corteo si è mosso nelle vie cittadine.
Tra i presenti in piazza anche il consigliere regionale del M5S Rosa Barone: “”Non possiamo che testimoniare la nostra vicinanza ai cittadini di Cerignola. è una fortuna che adesso sul tema vi sia l’occhio della magistratura e da parte nostra l’impegno sarà quello di tenere alta l’attenzione sui temi ambientali: da Cerignola infatti ci sono arrivate numerose segnalazioni anche su nubi e roghi””. Anche il mondo dell’associazionismo ha manifestato insieme ai cittadini: “”A quei cittadini che erano in piazza voglio chiedere di non perdere quel sano interesse verso la propria città , verso le tematiche ambientali, di pensare a un futuro diverso, più rispettoso per il proprio territorio””, dice Fabio D’Imperio di AmbientiAmo Cerignola che non risparmia critiche alla maggioranza di governo: “”Agli amministratori che osservavano dal Palazzo di Città faccio presente che molte delle tematiche trattate dal popolo manifestante (se pur senza alcuna cognizione di causa), erano le stesse sollevate almeno 5 anni fa da molti esponenti cicognini oggi maggioranza all’epoca opposizione. Una riflessione è auspicabile””. Anche per il vescovo Luigi Renna la manifestazione di giovedì “”è stata espressione di una sensibilità condivisa. Il cattivo odore è avvertito da tutti, è un problema sentito e manifestare è un diritto ed un dovere””.
Per quanto riguarda i veleni pre e post corteo, con gli insulti agli organizzatori e le richieste di dimissioni del primo cittadino, mons. Renna commenta: “”Non si deve fare l’errore di personalizzare, perchà© così si perde di vista l’obiettivo ed il problema principale. Credo che adesso, dopo il sequestro del depuratore, la palla balzi non solo all’amministrazione, ma anche all’Acquedotto pugliese. E è giusto che si verifichi se è vero che alcuni cittadini sversano illecitamente dei materiali industriali nel sistema fognario. Questa manifestazione suona come un campanello d’allarme che deve responsabilizzare un po’ tutti””.
Michele Cirulli