Zamparese lascia la delega alla sicurezza: cosa è successo in Comune
Appena sei mesi per capire il funzionamento del nuovo assessorato, poi lo strappo definitivo e la remissione dell’incarico nelle mani di Franco Metta: Pia Zamparese terrà soltanto le attività produttive, e del settore dove a fare da dirigente c’è Francesco Delvino non ne vuole più sapere niente.
La dinamica. Prima che la notizia della presunta corruzione ai danni del primo cittadino prendesse quota, Pia Zamparese, senza troppi clamori, ha protocollato le sue dimissioni da assessore alla sicurezza del comune di Cerignola. Poche righe per ribadire il suo impegno esclusivo in un settore strategico quale quello delle attività produttive. Quasi nessuna spiegazione per motivare il perchè della rinuncia all’assessorato alla sicurezza, che prima era direttamente nelle mani di Franco Metta, e dove oggi è ritornato in sordina.
Il rimpasto. Lo avevamo ampiamente previsto. La delega alla sicurezza, conferita prima dell’estate, era parsa quasi voler imbrigliare la Zamparese che, mentre sulle attività produttive riesce a distinguersi (la seconda edizione della notte bianca con Silvestri), sulla sicurezza non è affatto riuscita a lasciare il segno. Anzi. Il ruolo del dirigente Francesco Delvino, secondo i bene informati, è rimasto ingombrante e sarebbe questo uno dei motivi che hanno portato la leader di Cerignola Democratica a mollare tutto nelle mani del sindaco. Stando ai rumors, l’assessorato e la dirigenza non sempre hanno parlato la stessa lingua su alcuni progetti. L’ultimo, in ordine di tempo, quello del rifacimento dell’ingresso di Palazzo di Città o l’impiego delle nuove tecnologie per ZTL e autovelox, dove sarebbe mancato un effettivo coinvolgimento o una concertazione puntuale.
Il successore. Certo, la delega alla sicurezza fa gola. Anche nella maggioranza cicognina, dove a dispetto della cieca obbedienza al primo cittadino più di uno cerca di iniziare a ritagliarsi uno spazio autonomo. Anche a ragione. Se Zamparese rimane in giunta in quota CD, pur non avendo alcun consigliere in aula ma contando sull’effetto traino di F.I. , la delega alla cultura rimane ancora vuota. E a questa si aggiunge anche la sicurezza per un super-assessorato caratterizzante. A volere un posto nell’esecutivo vi sarebbe Loredana Lepore, dal primo minuto al fianco di Franco Metta (in quel caso Michele Monterisi potrebbe arrivare a fare il capogruppo) e forse tra le più estranee alla macchina amministrativa, ma sul punto il primo cittadino continua a non esprimersi e a procrastinare. Da segnalare anche il ritorno in ala cicognina di Antonio Bonavita, che della sicurezza ha fatto attività primaria e che potrebbe ambire all’assessorato per meriti conquistati sul campo.