Così Cerignola (non) accoglie diritti civili e maternità surrogata
In Italia imperversa il dibattito sulle unioni civili, sulla stepchild adoption, sull’utero in affitto e sulle diversità . Cerignola reagisce in due modi differenti. Da un lato Forza Nuova, dall’altro i Giovani Democratici. Due culture, due modi di pensare, due pareri totalmente diversi sui contenuti dell’attualità .
Nella giornata di martedì primo marzo vari nuclei militanti di Forza Nuova hanno lasciato dei bambolotti nelle piazze di diverse città pugliesi e lucane. Da Cerignola a Montescaglioso, da Foggia a Matera e Bari al motto di “”Super Offerta per Vendola e soci””.
Il giocattolo è simbolo dell’infanzia rubata che avranno tutti i bambini nati tramite utero in affitto. I bambolotti, recanti una frase provocatoria, hanno lo scopo di criticare fermamente la pratica dell’utero in affitto, accolta dall’ex governatore della regione Puglia e dal suo compagno, dicono i gruppi di estrema destra.
Infatti proprio sabato 27 febbraio è nato Tobia Antonio, la cui madre genetica sarebbe californiana mentre l’utero dovrebbe essere di una donna di origine indonesiana residente negli Stati Uniti: Forza Nuova- si legge nella nota- ribadisce ancora una volta la sua totale avversità nei confronti dell’abominevole pratica dell’utero in affitto, portando avanti una forte critica nei confronti delle coppie omosessuali che intendono farne uso. Non è possibile, infatti, per delle coppie gay fare un qualcosa che la natura ha loro apertamente vietato: generare.
Il 6 marzo, invece, a Cerignola si parlerà di diritti civili, in una manifestazione organizzata da Giovani Democratici. A partire dalle ore 18:00, presso l’aula consiliare del Comune di Cerignola, i GD insieme a Unicef, Camera Minorile di Foggia, Arcigay, Famiglie Arcobaleno Puglia, presentano La Primavera dei Diritti – arricchiamoci delle nostre Differenze. Un tavolo di discussione improntato all’analisi dell’uguaglianza come esaltazione della diversità , ambedue valori costitutivi della persona e dei diritti. L’art.3 della nostra Costituzione, attento a questo tema, esorta alla rimozione di tutti gli impedimenti sociali alla realizzazione di questo obiettivo. Le diversità di genere, di cultura, di condizione sociale devono quindi transitare dall’essere fonte della discriminazione a ragione del valore dell’unicità della persona. Partendo dall’analisi del Ddl Cirinnà , appena approvato in Senato, il dibattito muoverà verso gli orizzonti del riconoscimento di pari diritti per tutti, focalizzando l’attenzione sulle discriminazioni che ancora oggi permangono nella nostra società , spiegano in un comunicato stampa. All’incontro prenderanno parte Rosalbina Perricone (Presidente Unicef Foggia), Giuseppe Maffia (Referente Famiglie arcobaleno), -Mariaemilia De Martinis (Avv. Presidente della consulta minorile della Capitanata), Antonella Sciancalepore (Psicologa, Psicologa giuridico-forense, Psicosessuologa), Luciano Lopopolo (Membro segreteria Arcigay), Tommaso Sgarro (Segretario PD Cerignola), Adriano Ladogana (Segretario GD Cerignola). A moderare il dibattito sarà Simona Gaudiero.