L’Arpa rileva anomalie dell’inceneritore Marcegaglia
L’Arpa interviene sull’impianto ETA Marcegaglia, ubicato in contrada Paglia, nel territorio di Manfredonia ma praticamente a ridosso di Borgo Tressanti, Cerignola. L’8 gennaio sono stati effettuati controlli, di cui oggi il sindaco Franco Metta offre un resoconto.
In attesa di documentazioni ufficiali, pare che siano diverse le criticità . A detta del primo cittadino, Il campionatore automatico di diossine, furani , pm, e pm2,5, all’atto del sopralluogo, risultava spento e il monitoraggio della qualità dell’aria all’esterno dello stabilimento risale al giugno/luglio e all’ottobre/novembre 2011.
Inoltre, dalla verifica della quantità di CDR bruciate in impianto risulta che già da ottobre 2013 l’impianto operava bruciando un quantitativo di CDR pari a circa il 60% della sua operatività . Dunque, di fatto- annota Metta- l’impianto ha iniziato a lavorare almeno otto mesi prima della data di collaudo funzionale del giugno 2014. A questo si aggiunge la Presenza di rifiuto classificato come pericoloso, rinvenuto sotto la tettoia delle balle di CDR in area non adibita a deposito temporaneo e che L’ ultima campagna di bio monitoraggio risale all’anno 2012. A quattro anni fa. Il monitoraggio serve a capire se sul terreno ci sono ricadute inquinanti. Il dirigente del Settore Ambiente della Provincia ha intimato all’ ETA di mettere in atto ben 24 diverse misure, disponendo che ARPA nei quindici giorni successivi alla scadenza del termine di diffida verifichi la attuazione di quanto prescritto. Siamo, inoltre, in attesa della Relazione a norma dell’art.5 comma lett.v-bis DLGS 152/2006 contenente informazioni sullo stato di qualità ‘ del suolo e delle acque sotterranee, con riferimento alla presenza di sostanze pericolose pertinenti, necessarie al fine di effettuare un raffronto in termini quantitativi con lo stato al momento della cessazione definitiva della attività . In difetto di tutto questo la attività di Eta potrebbe essere sospesa!, conclude Metta.