venerdì, Ottobre 18, 2024
Cultura

Indovina chi viene a lezione? A scuola con don Ciotti

Il 27 febbraio scorso è stato presentato il progetto interscolastico La legalità  che fa scuola, curato dalla coop. soc. Altereco e dall’associazione di promozione sociale Oltre Babele in collaborazione col presidio Libera di Cerignola, con gli obiettivi di sensibilizzazione sul tema della legalità  e di fornire a sessanta studenti (15 per ogni istituto d’istruzione secondaria superiore cerignolano) gli strumenti per essere in grado di analizzare criticamente i fenomeni attuali della società , per formare cittadini attivi e responsabili.

 

Durante una delle tappe di questo progetto, tenutasi all’I.I.S. Augusto Righi, giovedì pomeriggio, studenti e docenti erano riuniti per ricordare Francesco Marcone, direttore dell’Ufficio di registro di Foggia dal 1991 al 1995, medaglia d’oro al valore civile, che il 31 marzo di ventuno anni fa è stato barbaramente ucciso, con due colpi di pistola alla nuca, per aver denunciato un giro di malaffare messo in atto da una rete di falsi mediatori che garantivano il rapido svolgimento di pratiche d’ufficio in cambio di denaro. In un clima di accoramento e concentrazione, poco dopo il racconto toccante di una dei due figli di Marcone, inaspettatamente è arrivato don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Libera e del Gruppo Babele, per la lotta contro i soprusi di tutte le mafie in Italia e per il sostegno ai tossicodipendenti e il contrasto delle altre dipendenze.

La prof.ssa Raffaella Morra, referente del progetto per il Righi, ci ha raccontato come ha vissuto l’incontro inaspettato: don Luigi ha dato vita ad un incontro emozionante e denso di messaggi significativi. Incalzato dalle domande dei ragazzi, ha raccontato con umiltà  il suo percorso e la sua esperienza di vita, ha spiegato come la sua forza nasca dalla collaborazione con gli altri, ha spronato tutti i presenti a vivere la propria vita con coraggio e passione, battendosi per quella che lui definisce la nostra battaglia contro le mafie. Ha mostrato tutta la sua umanità , stringendo a tutti la mano, parlando cuore a cuore con tutti i ragazzi; li ha guardati negli occhi, accendendo in loro la speranza di un futuro migliore. Ha raccontato della sua vita vissuta sotto scorta e delle minacce ricevute da Salvatore Totò Riina dal carcere e di come sia scampato a due attentati. Da tutto questo è emerso un uomo che ha posto il bene comune al di sopra della propria vita, senza mai arrendersi.

All’emozionante incontro erano presenti anche il nuovo vescovo di Cerignola, Mons. Luigi Renna, don Pasquale Cotugno del presidio Libera di Cerignola, rappresentanti delle forze dell’ordine e i dirigenti scolastici di tutti gli istituti coinvolti. Secondo gli organizzatori l’obiettivo è centrato quando le scuole fungono da cassa di risonanza per diffondere la cultura della legalità , per stimolare azioni improntate allo stravolgimento in positivo della conoscenza e del contrasto al malaffare e per conoscere il sistema mafioso e tutte le persone che lo combattono e lo hanno combattuto.

I docenti, gli studenti e tutte le persone coinvolte in questo progetto hanno risposto con entusiasmo a tutte le iniziative proposte, sicuramente questa non sarà  l’ultima e sicuramente è ancora lungo il percorso per arrivare alla completa diffusione e applicazione della cultura della legalità  nella nostra terra. L’auspicio si concretizza nella speranza che iniziative del genere vengano sempre sostenute nel tempo da tutta la cittadinanza per far sì che non restino confinate soltanto nell’eccezione di un bel ricordo scolastico, ma possano diventare pilastri su cui costruire percorsi formativi permanenti, per formare, appunto, sempre più cittadini sensibili, attivi e responsabili.

Luciano Gennaro Grippo
 

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