domenica, Dicembre 22, 2024
Cronaca

-2.5 milioni di euro senza discarica. Sia srl bomba ad orologeria

Sale la tensione e l’attenzione, non solo della politica, su Sia srl, la società  che si occupa di smaltimento e raccolta dei rifiuti per conto del Consorzio di Igiene Ambientale Fg4, il cui presidente, in qualità  di sindaco di Cerignola, è Franco Metta, già  raggiunto da un avviso di garanzia per la gestione improvvida del ciclo dei rifiuti e dell’impianto di biostabilizzazione, sequestrato con facoltà  d’uso dai Noe dei carabinieri.

 

Adesso la priorità  è quella di cercare una strategia che tenga dentro le indicazioni dell’AIA del 2014 (nella quale sono previsti i lavori di adeguamento, ancora fermi, e l’ampliamento della discarica con la realizzazione del sesto lotto) e l’emergenza che potrà  consumarsi nel giro di un mese, intorno a maggio, quando i volumi della discarica Forcone Cafiero saranno esauriti e si dovrà  trasportare altrove l’immondizia di 31 comuni della Capitanata che oggi sversano alle porte di Cerignola.

Nella riunione di martedì scorso, Franco Metta ha messo in rilievo la sua doppia posizione: Come Presidente del Consorzio dovrò dare avvio ai lavori del 6° lotto, ma sono anche sindaco e devo tutelare la mia cittࠝ. Per questo il consiglio di amministrazione e l’assemblea dei sindaci si sono dati appuntamento alla prossima settimana, non prima che il management della società  in house abbia incontrato i vertici regionali. Con delle valutazioni ancora informali, suscettibili di poderosi rialzi, si stima intorno a 2.5 milioni di euro l’ammanco nelle casse di SIA a discarica chiusa. A questo si dovranno aggiungere nuovi costi, che provengono dal prezzo del conferimento in un’altra discarica pugliese e i prezzi legati al trasporto su gomma dell’immondizia. Le perdite e le spese andranno inevitabilmente a gravare sulla TARI. Il momento è molto delicato: In questa fase rimandiamo ogni tipo di valutazione, dice secco Nicola Iungo, componente del consiglio di amministrazione in quota Reali Siti. Stornara, Stornarella, Carapelle, Ordona e Orta Nova hanno già  fatto sapere di spingere per la realizzazione del sesto lotto come legge prevede, ossia nell’impianto cerignolano. Concetto condiviso anche dagli altri 4 soci, ad esclusione di Cerignola che vorrebbe una diversa locazione. Cerignola ha già  dato, troveremo una diversa soluzione in provincia, diceva in una intervista l’assessore mettiano Antonio Lionetti.

A febbraio scorso, però, il direttore generale della Sia srl, Michele Centola, ha inviato una lettera in Regione Puglia segnalando l’impossibilità  economica, da parte del Consorzio, di reperire fondi per attuare l’ampliamento della discarica richiesto nell’AIA. Figurarsi, dunque, se possano esserci risorse per costruire ex novo una nuova struttura in territorio neutro. Basti considerare l’iter burocratico di una delle ultime cave pugliesi, quella di Conversano oggi sotto sigilli, per la quale tra tempi di progettazione, bando, gara, esposti, comitati spontanei, ambientalisti e ricorsi sono stati necessari oltre 10 anni. Una tempistica che stride con l’emergenza di sistema da affrontare nel breve-medio termine.

Eppure nell’ultimo incontro con i sindaci del Consorzio, Metta si sarebbe arreso, stando alle ricostruzioni del piddino Tommaso Sgarro: il sesto lotto porterà  il suo nulla osta. Solo due mesi fa il presidente del Consorzio cinguettava dal suo profilo Facebook: insieme all’assessore Lionetti ho ribadito che non ci sarà  altra discarica a Cerignola. Sesto lotto¦no. Ufficialmente, però, al di là  degli spot elettorali, a Bari è giunta lettera riguardo l’impossibilità  pratica di dare avvio ai lavori per carenza di liquidità  e non per volontà  preconcetta. La marcia indietro, però, sembra essere scontata, secondo il Pd locale, che ha informato della resa di Metta al sesto lotto, adeguandosi ai desiderata dei sindaci delle città  limitrofe.

Anche perchè- riferiscono fonti interne all’azienda dei rifiuti- ci sarebbero già  dei progetti di finanziamento per il sesto lotto avanzati dalla passata gestione Vasciaveo che riguardano il reperimento di risorse economiche per ottemperare alle prescrizioni dell’AIA, piccolo tassello di un più generale piano regionale dei rifiuti.

L’incontro con i sindaci è stato rimandato alla settimana prossima, mentre Centola, a mezzo stampa, rilancia progetti di compostaggio (per i quali sono stati ottenuti già  dei finanziamenti, tra l’altro) e l’avvio della differenziata che, a dicembre del 2015, ha toccato un picco negativo del 3.95%. Se l’esaurimento della discarica dovesse diventare effettivo a maggio (come da previsioni del presidente del consorzio), la Regione Puglia darà  indicazioni sulla nuova meta presso cui sversare i rifiuti. A quel punto si aprirebbe una seconda partita (appalto di non poco conto), anch’essa molto importante, sul trasporto dell’immondizia presso la nuova discarica. A Lucera, città  del civico Tutolo, sulla raccolta dei rifiuti si corre già  ai ripari: E’ evidente infatti l’interesse che potrebbero suscitare questi tipi di gare presso le organizzazioni criminali in quanto sussiste la possibilità  di infiltrarsi nel tessuto economico legale ed operare il riciclaggio di denaro di provenienza illecita per ingenti somme, ha scritto il sindaco in una lettera indirizzata al Procuratore De Castris, richiedendo il suo monitoraggio in gara.
Michele Cirulli
 
 

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