Metta bluffa ancora sugli stipendi, Dibisceglia: “”Delirio””
L’amministrazione comunale utilizza volantini e manifesti per difendere il capo di gabinetto Salvatore Amato: 3000 euro, secondo l’amministrazione, la quota mensile per il cattolico che alle scorse elezioni ha racimolato poco più di 60 voti. In realtà la sua attività costa 98mila euro annui, non un euro in meno.
Per la consigliera comunale Maria Dibisceglia (Pd) si tratta di “”delirio”” per quei “”manifesti (pagati dai cittadini???), ancora numeri, ancora prese in giro””. “”Questa volta il Sindaco si erge a difensore del dott. Salvatore Amato, informando che il capo di gabinetto non svolgerà solo le funzioni inerenti al suo incarico (sulle quali il sindaco non ha mai dato chiarimenti,nonostante le nostre interrogazioni),ma anche quella di coordinatore della struttura dirigenziale. Per questo motivo- dice la consigliera- il sig.Amato è “”mettianamente”” legittimato a percepire uno stipendio pari a quello di un dirigente,pur non avendo tale qualifica, e pur non avendo le responsabilità di un dirigente””.
“”Neanche un euro è stato sottratto per i cittadini””, scrive il sindaco nei manifesti affissi in città , come se lo stipendio del suo collaboratore non gravi sul bilancio comunale. “”Beh,questo è certo: per i cittadini il cambiamenDo ha sottratto davvero niente…è per il dott.Amato che sono stati sottratti tanti euro dalle casse comunali! E gli euro sottratti alle casse comunali non sono 3.030.000 al mese, come scritto nel manifesto. Al Comune, quindi a noi cittadini, Amato costa circa 98.000 euro all’ anno. Questa è la somma che è stata impegnata per il dott.Amato, comprensiva della retribuzione lorda e degli oneri riflessi. Per fortuna la matematica non è ancora un’ opinione, come piacerebbe al sindaco””, conclude Dibisceglia.