Il Questore Silvis: “”Cerignola come Corleone e Casal di Principe””
è il questore Piernicola Silvis a dichiararlo. La mafia cerignolana, insieme alla società foggiana e a quella garganica, rappresenta la vera e propria emergenza nazionale. Ma chi lo sa?, chiede il questore in una intervista rilasciata a La Stampa.
L’inchiesta giornalistica dà conto degli ultimi arresti in seguito all’agguato al caveau della NP Service , quando la batteria cerignolana- a giugno 2014- ha messo a ferro e fuoco la città di Foggia bloccando con tir incendiati le vie d’accesso del Villaggio Artigiani per raggiungere l’obiettivo con un escavatore. Il colpo non andò a buon fine, ed è stato necessario un anno di indagini per arrivare alla cattura della batteria.
Cerignola è come Corleone o Casal di Principe. Ma c’è qualcuno che lo sa?. Così Silvis spiega il totale isolamento del foggiano rispetto ai circuiti di informazione nazionale, ma anche la totale assenza di reazione da parte della cittadinanza. Un destino comune, questo, che tiene insieme anche la città di Foggia, ostaggio di una faida interna tra clan da settembre scorso: 10 bombe, 4 omicidi, 5 non riusciti per pura fatalità .
Il contorno è assai pericoloso, con una classe politica indifferente o connivente e con una società civile assuefatta agli spari, alle rapine, agli omicidi, al pizzo. Nella sola Foggia, secondo la ricostruzione degli inquirenti, l’80% delle attività commercianti è vittima di estorsioni. Cerignola è una sorta di capitale europea della rapina in grande stile, con una predilezione per gli assalti ai caveau e ai furgoni blindati. Una specialità della casa esportata in tutta Italia, da Milano ad Ancona, ma anche fuori dai confini.