Ancora versioni discordanti, è caos sul futuro del Tatarella
Ospedale di Primo livello o ospedale di base? Questo è il problema che ormai da dieci giorni tiene banco a Cerignola e più in generale in Puglia con il nuovo piano di riordino ospedaliero varato dalla giunta Emiliano.
Sabato mattina i sindaci della regione si sono recati a Bari per fare il punto con il governatore Michele Emiliano e con il direttore del Dipartimento della Salute Giovanni Gorgoni. Per la provincia di Foggia la situazione sembra essere definita: Nella provincia di Foggia ci sono già troppi posti letto, quindi dobbiamo ridurli. Dobbiamo ragionare su Lucera, che è un ospedale che era già stato programmato per essere chiuso, però le stesse norme- in ambiti molto prudenti- potrebbero consentire di tutelare. Poi abbiamo altri tre ospedali -San Severo, Cerignola e Manfredonia- e nessuno dei tre ha totalmente i requisiti per essere di primo livello, quindi potrebbe verificarsi l’ipotesi che queste strutture siano tre ospedali di base fortemente rafforzati, ha detto Michele Emiliano.
Nel giro di qualche minuto, ieri, anche l’assessore regionale al bilancio, il foggiano Leo Di Gioia, ai microfoni di Teleblu ha aggiunto: Per la provincia di Foggia ci sono i margini per ottenere un ospedale di primo livello ma è necessario mettere da parte i campanili. I sindaci di Manfredonia, Cerignola e San Severo si mettano insieme e lavorino ad una proposta unitaria””. è ancora caos sul versante sanità . Come abbiamo già osservato su queste colonne, si potrebbe riproporre un derby San Severo-Cerignola per il mantenimento degli standard di primo livello, con il Masselli Mascia in pole position non solo per ragioni strettamente sanitarie.
Lunedì sarà prevista riunione di giunta, nella quale potrebbero essere apportate leggere modifiche alla bozza di riordino che martedì sarà discussa in consiglio regionale.