“”I bambini mangiano merda””. E poi Metta ‘premia’ Ladisa
Dietro la Ladisa- che è una società enorme, potentissima e ci ha già minacciato- c’è l’interesse economico di guadagnare dei soldi e chi se ne frega se i nostri figli mangiano merda.
Era il 20 marzo del 2011 quando il sindaco di Cerignola, Franco Metta, allora aspirante, diceva sui palchi a proposito del servizio mensa per le scuole elementari di Cerignola gestito dalla ditta barese allocata nella zona industriale di fianco all’inceneritore EcoCapitanata (successivamente chiuso per superamento dei valori di emissione di diossina per 17 volte rispetto alla legge) e all’impianto di sterilizzazione di farmaci Ecolav, ancora in funzione anche grazie al benestare dell’amministrazione comunale e del duo Metta-Lionetti, che non hanno partecipato “ e quindi opposto eventuali resistenze- alla conferenza dei servizi per l’ottenimento della documentazione AIA (salvo poi effettuare un tardivo intervento col ricorso al Tar).
La proroga a Ladisa. Il servizio mensa per le scuole deve ancora partire e dopo le proteste di genitori ed insegnanti, Franco Metta non ha potuto far altro che concedere una proroga alla enorme e potentissima Ladisa firmando la delibera del 23 novembre 2015. E sulla salubrità dei pasti e dell’aria, sulle quali l’allora rivoluzionario Metta spingeva forte, nessun segnale. Anzi, domenica mattina Cerignola è stata tappezzata da volantini schizofrenici e contraddittori firmati dall’avvocato.
Ipoteticamente Arpa. Per limitare l’ondata di polemiche per la distanza ravvicinata tra impianti che trattano rifiuti e centri cottura (cavallo di battaglia cicognino ed oggi irrimediabilmente chimera), il sindaco fa riferimento ad un indecifrato studio dell’Arpa, non reso pubblico e non reso visibile sui canali istituzionali dell’ente. Probabilmente inesistente, fino a prova contraria. Arpa conferma: non c’è rischio in zona industriale e subito dopo di sottolinea che nel nuovo bando è previsto che il centro di cottura non possa essere collocato in zona industriale. Uno tsunami di proteste ed insulti sono volati a carico dell’amministrazione comunale, soprattutto attraverso Facebook, dove dimorano sindaco e giunta, perchè sul web non è sfuggita la presa in giro ai cittadini, alle mamme e ai bambini. Perchè- si chiedono i genitori- se l’Arpa dice davvero che non c’è pericolo in zona industriale, nel nuovo bando si raccomanda di starne alla larga?. L’autogol mettiano è di quelli clamorosi. E non è il primo in questo scorcio di amministrazione, perchè Metta e i suoi (l’ologramma Colucci ancora spaesata) annunciavano la partenza del servizio mensa dal 1°ottobre. Da quel giorno sarebbero passati ancora due mesi senza che ai bambini fosse garantito quanto spettava.
Il pressing delle opposizioni. A fine settembre l’avv. Metta annuncia durante un comizio e sui social che il servizio partirà , parola sua, il 1° ottobre. Mente sapendo di mentire. Per oltre un mese, infatti, l’argomento non è più all’ordine del giorno. Qualche giorno fa la sorpresa: si annuncia un bando; che non si sa nè quando nè come partirà ma nel frattempo viene affidato in proroga alla solita ditta Ladisa. Così il Pd attacca il primo cittadino, ormai alle strette. Che si rivolge nuovamente alla Ladisa, la società che offre ai bambini merda, come diceva in campagna elettorale. Il PD incalza scoprendo le contraddizioni di una giunta già irreparabilmente vittima delle proprie promesse: Ma, ci chiediamo ancora, se nulla desta allarme per quale motivo l’amministrazione comunale ha proposto ricorso al TAR, dopo aver disertatola Conferenza di Servizi, contro l’AIA rilasciata alla società ECOLAV per il suo impianto di trattamento rifiuti? L’impianto è quasi contiguo a quello della Ladisa e se si denuncia la sua incompatibilità con la zona in cui dovrebbe operare, come mai ora va tutto bene e c’è da stare tranquilli, perchè sperperare denaro pubblico?
L’inciucio Metta-Ladisa. è un vero e proprio favore, quello di Metta a Ladisa. Perchè, commentano i piddini: Perchè è inevitabile prorogare il servizio alla ditta Ladisa? Inevitabilmente perchè o, forse per meglio dire, per chi? Si sarebbe potuto procedere ad un affidamento diretto ad altra ditta visto impegnando un somma adeguata e procedendo rapidamente ad indire una gara. A Manfredonia lo hanno fatto. Non c’è nulla di inevitabile in questa vicenda se non l’ennesima prova di sciatteria o, peggio, di debiti politici contratti in campagna elettorale e che ora si devono, inevitabilmente onorare.
Focus
Vietato nominare Ladisa
Con una nota stampa la capogruppo del Cambiamento, Loredana Lepore, afferma la bontà della decisione di Metta di rinnovare a tempo il servizio alla contestata Ladisa. Per la cicognina, però, sembra essere vietato pronunciare la parola Ladisa. Infatti, nel suo lungo intervento, non nomina mai l’azienda enorme e potente dietro la quale c’è l’interesse economico di guadagnare e chi se ne frega se i bambini mangiano la merda, per utilizzare le parole del sindaco. Per la pasionaria Ladisa è semplicemente alla ditta aggiudicataria dell’ultima gara, espletata ben oltre dieci anni fa, pena la sospensione del servizio. Invece la nomina quando parla dell’opposizione lunga 7anni. Aggiunge:ˆIndirizzo perfettamente in coerenza con gli impegni elettorali di questa amministrazione. Sul tema interviene anche la consigliera Annamaria Mirra: è falso affermare che sono a rischio posti di lavoro relativi al personale docente. è approssimativo perchè se avessero “”studiato”” o quanto meno consultato chi di competenza, anche nell’ ambito della stessa giunta, avrebbero avuto le adeguate e corrette informazioni circa la vigente normativa scolastica in materia di organici del personale docente. è mistificatorio perchè, come sempre, la realtà viene manipolata per sviare l’attenzione dal vero problema al falso problema. Nessun posto di lavoro per i docenti della scuola dell’infanzia è compromesso per l’anno scolastico in corso””.