VIDEO | Pinuccio a Orta Nova: ri-scoppia il caso Tarsu
E’ andato in onda, nella puntata di martedì 17 novembre, il servizio di Striscia la Notizia, riguardante lo scandalo Tarsu che scosse la città di Orta Nova, tra il 2011 e il 2012.
L’esilarante comico del Tg satirico di Canale 5, Alessio Giannone (in arte Pinuccio), ha ricostruito l’accaduto, seguendo le numerose segnalazioni che sono giunte dai cittadini dello stesso comune dei Cinque Reali Siti. Tra i misteri di Orta Nova – così come li ha definiti lo stesso Pinuccio “ senza dubbio vi è la sparizione delle somme di denaro versate per l’imposta sui rifiuti.
Tali somme sono state saldate da alcuni contribuenti presso un’agenzia di Poste Private e, nonostante ciò, quasi un anno dopo, sono state dichiarate scoperte da una stessa notificazione dell’ufficio Tributi del Comune. Nella prima parte del servizio, il comico, ha accertato questa situazione, intervistando alcuni ortesi raggirati, mostrando le ricevute che costoro avevano ottenuto dopo il pagamento, insieme alle discordanti comunicazioni provenienti dagli uffici. Inoltre, è stato evidenziato come, per quanto ha comunicato Poste Italiane con un documento ufficiale, il timbro rilasciato per l’avvenuto pagamento di alcuni bollettini postali, sarebbe stato falsificato dalla stessa agenzia. In conclusione dunque, è stato intercettato anche il titolare delle Poste Private incriminate, Chiaffredo Ballatore, per di più consigliere comunale di maggioranza, nella stessa cittadina ortese.
Ballatore, ai microfoni di Striscia, ha ribadito la sua innocenza, adducendo come giustificazione l’inefficienza di alcuni server informatici delle Poste e il tradimento di alcuni collaboratori. «Attenderò che la Giustizia faccia il suo corso» “ ha commentato quasi come un ritornello, durante il servizio, aggiungendo la sua disponibilità a restituire di tasca sua ai contribuenti, le imposte che risultano non pagate. Subito dopo la trasmissione del servizio però, lo stesso Ballatore, è stato decisamente più loquace, affidando la sua reazione emotiva ai social network: «Mai avrei fatto qualcosa che avrebbe danneggiato il mio prossimo, non mi sono mai sottratto alle mie responsabilità e mai lo farò di fronte a qualsiasi giudice, perchè la mia coscienza è pulita e tale rimarrà . Avete distrutto la mia immagine professionale, la mia famiglia, ma mai la mia dignità ». Nel frattempo gli ortesi si dividono sull’utilità di far circolare sulle emittenti nazionali le nefandezze che si verificano in città , tra chi pensa che i panni sporchi vadano lavati in famiglia e chi si augura invece che il clamore mediatico possa fungere da deterrente del malaffare.
Francesco Gasbarro
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