Borgo Mezzanone: ruspe abbattono baracche nel ghetto
Sono iniziate questa mattina le operazioni di smantellamento di strutture abusive nel ghetto che sorge all’interno della ex pista di Borgo Mezzanone, nel Foggiano, dove vivono un migliaio di migranti nordafricani.
L’insediamento abusivo in provincia di Foggia è finito più volte al centro delle cronache nazionali tra liti, criminalità, caporalato, spaccio e schiave del sesso. A comandare sono le mafie locali e quella nigeriana, senza dimenticare i numerosi casi di violenza.
Da tempo il ministro dell’Interno ribadiva l’intenzione di chiudere la baraccopoli di Borgo Mezzanone dove, tra le altre cose, si era nascosto uno dei pusher di Desirée Mariottini. E sempre a Mezzanone una volta alcuni poliziotti vennero circondati da alcuni migranti minacciosi. Da non dimenticare, poi, i due incendi scoppiati all’interno del ghetto tra il 30 ottobre e il 10 novembre dell’anno scorso. Nei due roghi è morto un migrante e molti sono rimasti ustionati. La procura procede quindi per reati che vanno dall’occupazione abusiva di terreni pubblici al furto di energia elettrica, fino a violazioni in materia ambientale con pregiudizio per la salute pubblica.
Sul posto stanno operando circa 200 uomini tra carabinieri, agenti di polizia, guardia di finanza e vigili del fuoco. Sul posto anche i militari dell’11esimo Genio guastatori di Foggia con le ruspe. L’operazione – inziato il 20 febbraio scorso con l’abbattimento di una discoteca, una casa a luci rosse e di un’officina – è stata disposta dalla procura di Foggia e prevede questa volta l’abbattimento di una decina di strutture utilizzate come luoghi di ritrovo e di attività di illecite. Tra le strutture da abbattere anche quattro in muratura. Come è stato disposto dalla Prefettura, nel corso dei mesi l’insediamento abvusivo sarà smantellato completamente. (ilGiornale)
Il commento di Salvini: “Non tolleriamo illegalità e degrado: l’avevamo promesso e lo stiamo facendo a Foggia e nel resto d’Italia. Dalle parole ai fatti.”