Scalfarotto attacca: “”Il PD paga le chiusure””. Elena si difende da Emiliano
Elena Gentile risponde a Michele Emiliano, che aveva individuato colpe gravi nel gruppo dirigente locale per la sconfitta di Cerignola, difendendo la sua scelta. “”Tommaso Sgarro è un fuoriclasse. Ed ha anche la stoffa del leader. Altrimenti non sarebbe riuscito a coinvolgere, motivare e affascinare tante ragazze e tanti ragazzi di talento””, scrive l’eurodeputata dal proprio profilo Facebook.
“”E, insieme a loro, anche i moltissimi che accanto a lui hanno combattuto una battaglia durissima ma esaltante. Perchè dalla parte giusta. Tommaso Sgarro è un uomo vero. Perchè ha saputo reagire ad una cocente quanto immeritata sconfitta con la serenità dei forti. L’alba di una nuova epoca si rispecchia nei volti di Tommaso e delle generazioni di uomini e di donne che lo circondano. E il tramonto sarà ancora di là da venire fino a quando ciò che ho fatto e continuo a fare segnerà il mio percorso politico. Come nel caso dei defibrillatori distribuiti quest’oggi. O della cittadinanza europea da conferire a Don Michele de Paolis, da me fortissimamente voluta e sponsorizzata””, dice Elena Gentile.
Contemporaneamente anche il sottosegretario foggiano Ivan Scalfarotto attacca la Gentile:
La clamorosa sconfitta di Cerignola, della quale non si può certo far carico a un giovane di grande capacità come Tommaso Sgarro, al quale esprimo affettuosa solidarietà e incoraggiamento per il futuro, deve indurci a riprendere il filo di una discussione che è troppo spesso soffocata da polemiche ed arroccamenti. Lo dichiara il sottosegretario alle Riforme del Governo Renzi e parlamentare del Pd pugliese Ivan Scalfarotto Con la ragguardevole eccezione di Manfredonia prosegue il sottosegretario dove esiste una evidente capacità di governo del centrosinistra in grado di esercitare un’egemonia durevole sul corpo elettorale, il Pd è all’opposizione in tutti i grandi centri della Capitanata, a cominciare dal capoluogo. E solo nel capoluogo soccombe, per propri evidenti errori, ad un centrodestra classico.A San Severo, a Lucera ed ora anche a Cerignola dice ancora il parlamentare finiamo in minoranza di fronte a coalizioni civiche, alla quale partecipano, talora in ruoli di primissimo piano, pezzi di partito e di società civile che sono stati persi dalla nostra comunità politica, senza che nessuno vivesse questa diaspora come un evidente problema.Non voglio entrare nel merito delle ragioni e dei torti che hanno determinato questa riduzione del nostro perimetro di operatività politica sottolinea l’esponente Pd. Mi pare solo che la cultura dell’inclusione propria di un partito a vocazione maggioritaria, sia stata rovesciata nel suo contrario. Sembra cioè che non solo si debba vivere come un assalto ostile l’arrivo nel Pd di chi provenga da esperienze diverse, ma che anzi sia preferibile estrometterne coloro che non siano perfettamente allineati al verbo di chi vigila occhiuto sulla porta di casa. I risultati non devono giungere inattesi perchè, se la porta del PD si apre solo sull’uscita, la somma algebrica tra abbandoni e mancati ingressi non potrà che essere sempre negativa.Mi pare importante ed urgente invertire la tendenza conclude Scalfarotto. Sono sicuro che Michele Emiliano, che dell’inclusività ha fatto l’asse portante della sua azione politica, si impegnerà e farà impegnare l’intera classe dirigente del Pd in questo decisivo cambio di atteggiamento e di mentalità . L’aiuto più proficuo che la dirigenza democratica potrà dare al neoeletto Presidente sarà quello di non tirarlo per la giacca in questa importante operazione e di lavorare al meglio operando per il territorio cominciando con l’assicurare la propria fattiva presenza nei luoghi istituzionali di competenza.