Debito SIA a 4.8 milioni. Metta attacca, “”Gianna”” replica: “”Ecco come uscirne””
Ad un mese dalla vittoria al ballottaggio, avvenuta lo scorso 14 giugno sull’onda lunga dell’emergenza rifiuti, Franco Metta pone per la prima volta nella sua agenda il tema che, tra le altre cose, gli ha consegnato le chiavi della città : SIA e debiti.
Il bugiardo aveva detto : Ho lasciato i conti in ordine. 4 Milioni e 800 mila euro di debiti con la SIA. Che non sa come pagare gli stipendi di agosto. Irresponsabili e bugiardi. Vengo ora dalla riunione apposita in Prefettura. Scappo alla processione. Sono preoccupatissimo, ha scritto il primo cittadino sulla propria bacheca Facebook, diventata lo strumento ufficiale della comunicazione istituzionale, riferendosi all’ex sindaco Antonio Giannatempo.
Lo scontro con i lavoratori della SIA è stato già aspro nell’ultimo scorcio del mandato del ginecologo, tanto che a maggio alcuni lavoratori fecero irruzione a Palazzo di Città provocando anche danni alle vetrate. Al centro delle rimostranze la ritardata corresponsione degli stipendi, dovuta ai debiti che i comuni del consorzio hanno accatastato nei confronti di SIA srl.
Nella riunione avvenuta il 16 luglio, informa il sindaco, abbiamo eletto il Comitato Esecutivo del Consorzio igiene ed Ambiente: come Metta presidente, ci saranno Remo Capuozzo, sindaco di Carapelle, come vice, e Rocco Calamita, componente. Nell’ordine, le questioni più importanti che riguardano il carrozzone dei rifiuti: Come fare a salvare SIA dal dissesto finanziario?. Solo il Comune di Cerignola, che detiene il 42% delle quote, deve corrispondere 4,8 milioni di euro. In totale i crediti di SIA rispetto ai comuni del bacino sono circa 8 milioni. Crediti non ancora versati. Silenzio, invece e ancora, sulla (molto) probabile emergenza rifiuti che interesserà l’impianto di Forcone Cafiero, che l’amministratore unico Francesco Vasciaveo ha dato per esaurito nel giro di poche settimane. Massimo fino a settembre o ottobre. Anche perchè in estate la mole dei rifiuti provenienti dal Gargano e dalla Bat quintuplicano, con annesso tilt della discarica ubicata a circa 9 km dal centro urbano di Cerignola. I tempi sembrano essere risicati. Su questo aspetto, però, non c’è alcun riferimento di Metta. Timidamente dalla giunta qualcuno allude a possibili tavoli tecnici, tra l’altro già avvenuti in Regione con esiti infausti se non con l’autorizzazione al sopralzo che darà ossigeno alla discarica per ulteriori due mesi totali.Se l’obiettivo uno è risistemare i conti di SIA, la soluzione è offerta proprio dall’ex sindaco Antonio Giannatempo, accusato dal suo successore di aver lasciato un buco da quai cinque milioni di euro.
Nel 2013 è nata la IUC. Mentre la Tasi è pagata regolarmente, per quanto riguarda la Tari il decreto attuativo è uscito ad ottobre e il nostro bilancio fu approvato al 30 novembre, tanto che un anno di imposizione è saltata. Bisogna ricordare a Metta, che dimostra ancora di essere ignorante, che in cassa ci sono oltre 10 milioni di euro e visto che i 4.8 sono mancato incasso e non debito, allora la giunta potrebbe deliberare un’anticipazione di cassa, replica Giannatempo.
La Sia ha svolto il servizio e non è stato pagato. Ma visto che c’è questo gruzzoletto da parte, si potrebbe investirlo per ripianare il mancato incasso fino all’emissione dei ruoli 2015. Prima non si poteva fare, perchè mancava l’accertamento dei residui, perchè non si conoscevano concretamente i soldi da poter spendere. Oggi si sa. Metta ha firmato la cassa prima di insediarsi, sa che può pagare, incalza l’ex sindaco.
Oggi per la tassa sui rifiuti Cerignola incassa annualmente 8 milioni di euro. Perchè il sindaco dice che sono bugiardo? Ci sono oltre 10 milioni di euro e non stiamo parlando di debito, il neo sindaco potrebbe risolvere questa situazione in un minuto, perchè perde tempo ad insultare? I suoi siti non si possono leggere, sono solo attacco alle persone. Hanno ancora la mia ossessione, ma io- ironizza Giannatempo- non mi candiderò più. Sto facendo opposizione costruttiva, sto suggerendo una soluzione e descrivendo ciò che realmente c’è nelle casse comunali: oltre 10 milioni di euro. Mi auguro di non dover più intervenire. Stia tranquillo il primo cittadino, io non mi candido più, ma lui dimostri di essere meno ignorante sugli atti amministrativi, conclude il ginecologo. Rimane ancora la grana manager. Appena insediato Metta ha annunciato un cambio al vertice di Francesco Vasciaveo: ad oggi l’architetto ofantino è rimane al suo posto perchè il sindaco non è ancora riuscito a trovare un nominativo spendibile per fronteggiare l’emergenza rifiuti.
Michele Cirulli