FOTO | Arrotondavano lo stipendio rubando detergenti alla ditta
Avere un lavoro, magari con un contratto a tempo indeterminato, nel particolare periodo che stiamo vivendo, e’ un privilegio e chiunque, una volta ottenuto, dovrebbe fare in modo di tenerselo stretto. Non devono averla pensata allo stesso modo due giovani cerignolani, impiegati presso una nota azienda del luogo, i quali pensavano bene di arrotondare il gia’ cospicuo stipendio, prelevando dai magazzini della medesima azienda, all’insaputa dei titolari, pacchi di materiale utile all’igiene intima e della casa, che successivamente rivendevano.
Da tempo, infatti, gli uomini del vice questore Loreta Colasuonno avevano avuto notizia che all’interno della nota azienda avvenivano furti di materiale da parte di dipendenti, durante l’orario di lavoro; pertanto, lunedi’ 12 gennaio i poliziotti predisponevano un apposito servizio di osservazione nei pressi dell’azienda, cercando di individuare i due dipendenti che secondo le notizie acquisite perpetravano i sopra menzionati furti, individuandone e sottopondendo a controllo uno di loro, a bordo dell’autovettura di sua proprieta’. Al momento del controllo, il giovane risultava essere alquanto nervoso; da un’accurata ispezione all’interno dell’autovettura, gli agenti rinvenivano due pacchi di rasoi, di un noto marchio nazionale. Una volta scoperto, il giovane ammetteva di averli prelevati poco prima all’interno dell’azienda per la quale lavorava. I poliziotti effettuavano quindi una perquisizione domiciliare presso l’abitazione dello stesso, rinvenendo al suo interno altro materiale rubato in precedenza, opportunamente sequestrato come corpo di reato e successivamente riconsegnato ai titolari dell’azienda.
Il giovane veniva arrestato per il reato di furto aggravato e, su disposizione dell’autorita’ giudiziaria procedente, accompagnato presso la propria abitazione in regime di arresti domiciliari.
L’arrestato, Ruggieri Mario, di anni 37, spontaneamente dichiarava di aver effettuato i furti per arrotondare lo stipendio e di essere pentito per quanto aveva fatto.
Nella stessa giornata gli agenti decidevano di effettuare un controllo anche presso l’abitazione del secondo impiegato attenzionato, l.g., Di anni 35, rivenendo altro materiale asportato all’azienda; in questo caso il giovane veniva denunciato in stato di liberta’ per il reato di ricettazione.
Nota simpatica di questa amara vicenda corrisponde al fatto che entrambi i giovani chiedevano agli agenti se potevano comunque recarsi a lavoro nei giorni seguenti.
L’arrestato, in sede di udienza di convalida dell’arresto, patteggiava la pena di mesi sei di reclusione.