Alberto Pagliafora, dall’ospedale di Gomorra alla Asl di Manfrini
è una carriera sempre in primo piano, nonostante la reticenza ai media e la ritrosia all’esposizione pubblica. Alberto Pagliafora, attuale direttore amministrativo della Asl di Foggia, è uno che in giro si vede e si sente poco, a dispetto della sua stazza (è stato giocatore di basket e ancora oggi conserva quella passione).
Il 16 maggio del 2012 è stato nominato direttore amministrativo dell’azienda sanitaria locale, nella stessa data in cui Manfrini presentava alla stampa il direttore Sanitario, Rocco Luigi Rosario Pacilli. Pochi interventi pubblici, il suo nome ricompare quando, a maggio del 2014, Attilio Manfrini firma la delibera che lo designa in seno al comitato di sorveglianza nell’ambito delle procedure di amministrazione straordinaria della Congregazione Ancelle della Divina Provvidenza in rappresentanza dell’ Azienda Sanitaria ASL FG.
Nativo di Frattamaggiore (Napoli), dal 2011 svolge il compito di consigliere comunale nelle file dell’Italia dei Valori di Antonio Di Pietro. Ed è proprio la vicinanza agli ambienti politici che lo mette in contatto con Orazio Schiavone, considerato negli ambienti sanitari molto vicino al funzionario pubblico. L’attività di Pagliafora, però, inizia ben lontano dai confini dell’azienda sanitaria di Piazza della Libertà : classe ’62, il dirigente dal 1993 è laureato in Economia e commercio presso l’università degli studi di Napoli Federico II e il suo ingresso nel mondo della sanità è datato al 2001, perchè dal 1996 al 2004 girovaga nel mondo dei privati e delle consulenze attraverso il suo studio.
Nelle corsie degli ospedali ci arriva diventando dapprima revisore dei conti nell’Asl Salerno 2 vigilando sulla contabilità e sulla conformità dei bilanci. Dal 2004 al 2006, poi, è dirigente di struttura complessa Servizio Economico e finanziario della stessa Asl Salerno 2 . è nel 2006, però, che si registra il salto di qualità con la nomina a dirigente dei settori risorse umane e gestione del personale all’interno dell’ospedale Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta. Qui si mette in mostra, tanto che per tre anni, dal 2006 al 2009, passa alla dirigenza del settore finanziario. Nel 2010 la promozione a direttore del dipartimento amministrativo del Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta fino al 2012, quando prende la delega dell’organizzazione e la preparazione delle domande di accesso ai bandi e ai finanziamenti europei.
Dal 16 maggio, poi, l’approdo a Foggia. A dargli fiducia, in Campania, è il direttore generale della struttura, Luigi Annunziata, il cui nome è finito nell’ultima inchiesta giudiziaria, Croce nera, che ha svelato i rapporti tra politica, sanità e camorra nell’ospedale Sant’Anna e san Sebastiano. I rapporti tra la criminalità organizzata dei Casalesi (Zagaria) e la politica di Nicola Cosentino nascono nel 2006: Si è accertato “ si legge nella richiesta di misura cautelare – l’assoluto potere e controllo della attività imprenditoriali da parte della fazione facente capo all’allora latitante Michele Zagaria. Il primo abbraccio- scrive l’Espresso- è tra Francesco Zagaria, cognato dell’allora latitante Michele, e Nicola Ferraro, quell’anno segretario campano dell’Udeur, poi arrestato e condannato per camorra. Insieme fanno nominare Luigi Annunziata, loro uomo di fiducia, dirigente generale dell’azienda ospedaliera. Piove oro sul clan con tutti i lavori pubblici sotto il controllo della malavita.
è al Sant’Anna e San Sebastiano di Caserta che, in quegli anni, Pagliafora (non indagato) presta servizio prima di cambiare completamente aria e accettare l’incarico di Attilio Manfrini presso la Asl di Foggia. Il suo nome ricorre anche nell’elenco regionale degli idonei per la direzione generale dell’azienda sanitaria di Piazza della Libertà dopo un ricorso che l’ha visto vincitore perchè la commissione di valutazione guidata dal superconsulente Asl Enrico Follieri non gli aveva atribuito “ erroneamente – dei titoli.
Michele Cirulli