Le partite aperte sul tavolo dei Commissari prefettizi
Sette interdittive antimafia, un comune commissariato per infiltrazioni, e si resta in attesa di un giudizio, da parte del tribunale civile di Foggia, sull’incandidabilità chiesta dal Ministero dell’Interno per Franco Metta e Tommaso Bufano. Il ciclone dello scioglimento porta piccoli e grandi terremoti fuori e dentro Palazzo di città e fino al 2021 la città dovrà restare sotto la reggenza dei tre commissari prefettizi nominati dal Presidente della Repubblica per traghettare nel migliore dei modi la comunità verso nuove elezioni. Tra necessità stringenti legate alle contingenze e progetti futuri, il cammino di Cerignola sembra essere in salita. Queste le partite più importanti sul tavolo dei commissari.
La macchina amministrativa al momento è rimasta pressoché identica, se non fosse per la scelta di non confermare per le attività il segretario generale, come ci riferisce il congiunto dell’interessata, dopo circa dieci anni di attività svolta da Monica Claudione. Il suo nome, come si ricorderà, era finito nella relazione con la quale è stato sciolto il consiglio comunale, in quanto secondo la Prefettura Claudione era interessata “attraverso il consorte, in una società che svolge lavori per conto del Comune di Cerignola e che dà lavoro a soggetti gravitanti negli ambienti malavitosi”.
L’attività dei commissari si rivolge non solo all’ordinaria amministrazione. Ad esempio, su Piazza Cinquecentenario e sull’edilizia agevolata, “considerato che gli alloggi realizzati presentano superfici utili inadeguate rispetto alla dimensione di alcuni nuclei familiari aventi diritto alla successiva assegnazione”, hanno disposto di “effettuare opportuni lavori di adeguamento delle superfici abitative stimando la relativa spesa in € 30.000,00”.
Altro punto riguarda i rifiuti: dopo l’ordinanza firmata in favore di Tekra per la raccolta dei rifiuti – ed una seconda per l’utilizzo temporaneo dei mezzi – la commissione si oppone al giudizio intentato da Aseco, che vorrebbe circa 700 mila euro per i servizi svolti. Una richiesta già ritenuta inammissibile dall’allora amministrazione in carica.
Verde pubblico, altra grana con la gara da 1.7 milioni andata deserta. “L’espletamento di una ulteriore gara comporta un iter amministrativo con tempi non brevi anche in considerazione di dover incaricare un professionista esterno, agronomo, che, censisca tutte le essenze arboree presenti nel centro cittadino e nelle borgate ed indichi i lavori urgenti da eseguire e quelli da cadenzare durante il periodo dell’appalto”: per questo si affida il servizio per 114 giorni (e per 264mila euro) attivando una procedura negoziata evitando la gara nelle more del nuovo bando.
Proseguono anche i concorsi per istruttore amministrativo (cat. C), con l’inserimento in commissione di un esperto di informatica, essendo questa una delle competenze richieste per assegnare i due posti a tempo indeterminato presso il Comune di Cerignola.