Riapre il Divinae Follie: la mitica discoteca che ha fatto la storia
(repubblica.it)
Nella storia del Divinae Follie ci sono due date. La prima è il 15 giugno 1990,
un venerdì, quando ha aperto al pubblico per la prima volta. L’altra è il 22
febbraio 2020, sabato prossimo, il giorno della rinascita. La discoteca che da
Bisceglie ha scritto la storia dei locali da ballo di tutto il Centro Sud
Italia torna con un nome nuovo: “Df”, l’acronimo di Divinae Follie.
Come rimessi a nuovo sono tutti gli impianti: da quello acustico firmato Meyer
Sound a quelli antincendio; dalle luci agli arredi. Come gli otto bar e i 100
privé disseminati nella struttura che era il cuore del Centro turistico
Mastrogiacomo, fra la spiaggia di Torre Olivieri e il vecchio Ponte Lama.
“Ma è sempre il Divinae, con le sue tre piste”, dice patron Roberto Maggialetti, l’imprenditore di 44 anni, da 30 nel settore della ristorazione e dei locali notturni, che con la sua Gest.Maggi srls si è aggiudicato la concessione in uso del locale (e di tutto il complesso) dal giudice delegato del tribunale di Trani Alberto Binetti, nelle more della procedura fallimentare. E per due anni rinnovabili, secondo il contratto scritto dal curatore fallimentare, Angelo Ancona. Che ripete come un mantra: “È un contratto di concessione in uso precario a titolo oneroso, valido per due anni rinnovabili. E comunque fino alla vendita all’asta di tutti gli immobili del Centro turistico Mastrogiacomo”. Perché il resto è già nella proprietà del nuovo gestore.
Ma carte e cavilli a parte, il Divinae è tornato. “È la mia più grande soddisfazione, la mia vittoria”, commenta Maggialetti. Non è stata una passeggiata, però. “Tutti mi hanno dato del pazzo, dicendomi che non ce l’avrei fatta a riaprire il Divinae, viste le condizioni in cui era: un locale saccheggiato e depredato. E in questi mesi – ricorda lui – ci sono stati dei momenti in cui ho pensato di mandare tutto all’aria, ma ho tenuto duro. E vedere la discoteca tornare allo splendore di una volta è un’emozione indescrivibile”.
Alle spalle ci sono le fideiussioni pagate, “importantissime” polizze contro il rischio incendi e un investimento a cinque zeri: “Diverse centinaia di migliaia di euro”, taglia corto Maggialetti. Più di 300 mila, secondo le stime degli addetti ai lavori. E da sabato in poi l’obiettivo è uno: “Riportare la discoteca ai fasti di un tempo”. Agli anni a cavallo fra i Novanta e i Duemila, quando fra la consolle e le piste di Bisceglie sono passati David Morales, Grammy award come miglior remixer; Roger Sanchez, altra grande firma della musica house, poi di casa nelle notti di Ibiza; oppure gli Snap, autori di The Power, un pezzo immortale nella discografia del genere che continua a suonare nei locali di tutto il mondo.
Chi salirà in consolle il 22 febbraio, però, è ancora top secret. “A mano a mano che si avvicina quel giorno sveleremo i dettagli delle nostre serate. Per il momento posso dire che il locale resterà aperto tutti i sabati e che è già pronto il cartellone artistico a partire da marzo”. Con un particolare destinato a non passare inosservato agli occhi di chi ha vissuto le notti magiche di metà anni Novanta sotto le luci stroboscopiche del vecchio Divinae. La serata amarcord. “Faremo una serata in cui suoneranno gli storici dj del locale”, annota Maggialetti. Ma niente nomi, finora.
Quel che è certo è che sono in corso le selezioni per le prime assunzioni del personale. Un appello via Facebook è arrivato il 4 febbraio per arruolare barman, cassiere, camerieri, addetti al guardaroba e alle pubbliche relazioni, hostess e steward. “Fra dipendenti e collaboratori lavoreranno in 150, senza considerare l’indotto”, annuncia Maggialetti. Intanto è corsa contro il tempo. Sabato dovranno essere pronti a aprire i cancelli del Df. Alias Divinae Follie