Coronavirus, crolla anche il sesso a pagamento. Ecco cosa fanno ora le escort
Come tutti i settori, anche quello del sesso a pagamento risente dell’epidemia attualmente in corso. Escort Advisor ha compilato un quadro dell’amore (mercenario) al tempo del Coronavirus.Da oltre 2 anni, Escort Advisor il primo sito di recensioni di escort in Europa, cura l’Osservatorio sulla Prostituzione Online “EA Insights”. I dati vengono raccolti ed elaborati attraverso il proprio motore di ricerca, che ogni giorno indicizza tutti gli annunci pubblicitari pubblicati sulle principali bacheche per escort.
Analizzando le ricerche su Google emerge che, a partire dal 17 febbraio (spartiacque della crisi), il volume di ricerche per le parole chiave a tema “escort” (affiancata ad una città come per es. “escort Milano”, “escort Torino”, escort Roma”) si è ridotto del -9,20%, con un trend in forte diminuzione mano a mano che le misure di contenimento dell’emergenza si sono inasprite.
Anche le ricerche su Google di singoli numeri telefonici delle escort sono calate del -13,89%. Queste ricerche sono frutto del fatto che gli utenti più attenti sanno che spesso gli annunci contengono informazioni false e fuorvianti e quindi cercano informazioni nel web per confermarne il contenuto.
A livello regionale si riscontra un calo di ricerche su Google di “escort per città” in Lazio del -22,39%, in Lombardia del -21,40%, in Trentino Alto Adige del -21,30%, in Emilia Romagna del -20,40%, in Campania del -12,94%, in Sardegna del -11,29%, in Veneto del -16,97%, in Toscana del -9,59%, in Puglia del -8,95%, in Piemonte del -8,78%.
Confrontando l’andamento delle ricerche con l’effettiva presenza di escort si può notare come il calo delle inserzioni delle sex workers sia più marcato rispetto alla “lieve” diminuzione del numero di ricerche dei clienti.
Infatti, durante il mese di febbraio, sono stati pubblicati in Italia, sui vari siti dedicati, circa 12.500 annunci di escort ogni giorno, perfettamente in media con il volume stagionale. A partire dall’8 marzo, quando è stata emanata la prima versione del Dpcm, si è registrato un drastico calo pari al -32%. Una media di 8.500 annunci al giorno, fino ad arrivare un minimo di 6.500 registrato il 13 marzo scorso, il più basso toccato dal settore negli ultimi anni.
La regione più colpita dal calo di presenze è la Sardegna (-56%), seguita da Lombardia (-51%), Trentino Alto Adige (-44%), Veneto (-42%), Toscana (-42%), Puglia (-40%), Campania (-40%), Lazio (-37%), Emilia Romagna (-36%), Piemonte (-34%).
In questo collasso del numero di annunci su internet, in controtendenza, su Escort Advisor sono visibili 62.784 profili di escort con recensioni – spiega Mike Morra, CEO del primo sito di recensioni di escort in Europa – Il sito infatti non è un semplice contenitore di annunci come gli altri ma un database aggiornato quotidianamente da un motore di ricerca. Si possono trovare tutti i numeri di telefono di escort pubblicizzati sui principali siti, ma con in più le recensioni e la data dell’ultima pubblicità rilevata, che diventa particolarmente importante in un momento così particolare. Il profilo infatti, così come la recensione, non è un annuncio, ma serve per comunicare e gestire la propria reputazione online. Come su TripAdvisor per un ristorante: mentre su un sito di annunci si può spegnere la pubblicità, come un ristorante può fare su Google se è chiuso, non è possibile spegnere le recensioni su Tripadvisor durante il giorno di chiusura, sarebbe anzi un controsenso, magari il possibile cliente si informa e sceglie proprio quel giorno e questo vanifica tutta la pubblicità precedente.
Le recensioni, invece, hanno subito un calo minore rispetto agli annunci. Basilicata (-35%), Veneto (-30%), Lombardia -28%, Trentino (-26%), Friuli (-24%), Lazio (-24%), Campania (-21%) sono le regioni in cui le recensioni sono diminuite maggiormente, mentre più blanda la situazione in Emilia Romagna (-12%), Puglia (-10%), Sardegna (-8%), Calabria (-8%), Toscana (-6%), Piemonte (-3%). La Liguria, invece, inverte la tendenza in positivo: +12%
Racconta Francesca, escort di Milano: “Appena ho capito della gravità della situazione non ho esitato a avvisare i miei clienti attraverso il mio profilo che non avrei ricevuto più nessuno fino al passare del blocco totale che stiamo vivendo. Io resto a casa (e pure voi dovreste!). Così io e molte delle mie colleghe abbiamo deciso di sospendere l’attività come tutti per seguire la legge e non favorire la diffusione del virus. La cosa particolare è che alcuni dei miei clienti mi hanno contattata anche solo per cercare compagnia al telefono. Ora mi sto attivando per fare delle chat e delle videochiamate erotiche: alcuni mi chiedono di vedermi mentre mi “prendo cura di me”, mentre mi spoglio, altri vogliono davvero solo parlare perchè da soli, altri ancora chiedono foto. Mi ha fatto molto ridere quello che mi ha chiamato con la doccia accesa bisbigliando…era chiuso in bagno e fingeva di lavarsi per non farsi beccare dalla moglie!”
Le escort stanno tornando lentamente alla loro normale attività. Anche se per le varie restrizioni legate al Covid i numeri delle sex workers in Italia, come confermato dal sito escort4you.xxx sono inferiori del 35% rispetto allo stesso periodo 2029.