Raffica di matrimoni annullati: gli sposi che rimandano il “sì”
Sempre più sposi rimandano il Sì con una raffica di matrimoni rimandati per le misure-Coronavirus. “I matrimoni di per sé non sono vietati, ma si possono celebrare solo con la presenza del celebrante, dei nubendi e dei testimoni”: così il vescovo della Diocesi Cerignola- Ascoli Satriano, mons. Luigi Renna, annuncia le nuove misure per il Coronavirus ed inizia in questo modo la corsa a rimandare le celebrazioni e le feste dei futuri sposi. Non che vi sia un divieto specifico, ma nei fatti le giuste precauzioni portano il rischio di togliere la solennità e la gioia in un momento così particolare e importante per chi decide di fare il grande passo. Quindi tutti – o quasi – rimandano il lieto evento.
Sono decine a Cerignola e migliaia in tutta Italia le coppie che stanno annullando le date dei loro matrimoni. In Puglia Assoeventi parla di un indotto, in pratica quasi dissolto, di un giro d’affari pari a un miliardo di euro. Negli ultimi anni le stime si attestano al rialzo soprattutto per la pratica del Luxury Wedding abbracciata da vip e volti noti di tutto il mondo che scelgono la Puglia come cornice del loro Sì.
I decreti per contrastare l’avanzata del virus parlano chiaro: “Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus Covid-19, sull’intero territorio nazionale sono sospese le manifestazioni e gli eventi di qualsiasi natura, svolti in ogni luogo, sia pubblico sia privato, che comportano affollamento di persone tale da non consentire il rispetto della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro”.
Quindi stop forzato alle feste dei matrimoni. Così niente fiori d’arancio. La settimana scorsa Anna Pia e Gianluca, che avrebbero dovuto sposarsi a fine aprile, hanno raccontato al quotidiano l’Attacco la loro esperienza. Lei tecnico di laboratorio biomedico a Novi Ligure, lui insegnante a Cerignola. “Abbiamo comprato casa giù, dove intendiamo costruirci un futuro che a quanto pare deve ancora attendere”, dice Anna Pia.
Anche per loro nozze rimandate ad ottobre: “Anche perché festeggiarlo rimanendo tutti ad un metro di distanza non avrebbe avuto senso. Il matrimonio deve essere festeggiato con gioia e abbracci, altrimenti che felicità sarebbe anche per parenti e amici? Molti scenderanno dal Nord, e vogliamo accoglierli con gioia quando tutto ci auguriamo sarà finito. Siamo una coppia che sta facendo sacrifici, viviamo a distanza, ma ce la faremo”.
Con la proroga delle misure restrittive aumentano i casi di annullamento delle date per i matrimoni. Con tutto ciò che questo comporta e con un indotto che si sgonfia l’economia ad essi collegata.